Nelle cinque partite in cui non ha giocato tra squalifica e scelta tecnica, il Milan ha ottenuto tre vittorie e due sconfitte, con dieci gol fatti e otto subiti. Numeri non pazzeschi certamente, ma si è vista una squadra più decisa e dal gioco corale senza Jeremy Menez, che secondo ciò che scrive oggi il Corriere dello Sport resta un’incognita nonostante le 16 realizzazioni finali in campionato, record assoluto in carriera.
Persino Filippo Inzaghi, suo grande estimatore, ha deciso di non puntare su di lui, lasciandolo a casa per la sfida di Bergamo nonostante fosse terminata la squalifica. Si dice di qualche ruggine tra i due, per la mancata presenza di Menez nel primo giorno di ritiro dopo il ko di Udine. Fratture personali a parte, i rossoneri pensano seriamente di mettere sul mercato l’ex Psg, preso a parametro zero un anno fa e ideale dunque per ottenere una plusvalenza fondamentale per le casse di via Aldo Rossi. C’è la tentazione Monaco, squadra in cui ha già militato fino al 2008, pronto a spendere 10-12 milioni per monsieur Jeremy.
La cessione onerosa di Menez servirebbe al Milan per ottenere i liquidi necessari da integrare nella caccia al grande bomber in estate. La plusvalenza e gli investimenti annunciati da Silvio Berlusconi porterebbero il club a puntare un attaccante di livello e con quei 15-20 gol di media nelle gambe che rilancerebbero le quotazioni di squadra. Mario Mandzukic al momento sembra il profilo ideale, visto che l’Atletico Madrid è pronto a scaricarlo e disposto anche a scendere dalla quotazione iniziale di 25 milioni.
Redazione MilanLive.it