Milan, Inzaghi: “La società mi ha informato su Ancelotti, ma punto a restare”

Filippo Inzaghi (Getty Images)
Filippo Inzaghi (Getty Images)

Quella di domani sera a Bergamo contro l’Atalanta sarà l’ultima partita di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan. La società ha da tempo deciso di non confermarlo e non è un caso che si stia trattando il ritorno di Carlo Ancelotti, tenendo pronte delle alternative al contempo. Pippo è comunque concentrato sull’impegno e in conferenza stampa è intervenuto come di consueto alla vigilia del match.

 

L’allenatore rossonero ha così commentato la stagione: “Abbiamo ottenuto meno di quello che pensavamo – riporta Sportmediaset -. Dobbiamo guardare avanti anche se l’ultimo periodo è stato buono, abbiamo iniziato tardi a giocare nuovamente da squadra. Abbiamo la possibilità di finire bene a Bergamo, a testa alta. La squadra ha dimostrato di tenerci e abbiamo una buona base da cui ripartire”.

 

Immancabile una domanda sulla trasferta a Madrid di Galliani per incontrare Ancelotti: “La dirigenza mi ha avvertito, non c’è alcun problema. Sono grato alla società e al presidente per l’opportunità che mi hanno dato. Finché non mi diranno qualcosa di diverso, io lavoro per il bene del Milan e per preparare la prossima stagione. Sono convinto che possiamo migliorare molto. Non sono rassegnato. Ho un contratto, ho possibilità di restare alla guida del Milan. Dopo un’annata difficile è normale che la società pensi che cambiare l’allenatore sia una cosa positiva. Se mi diranno così, ringrazierò e andrò da un’altra parte. Tutti sappiamo che questo Milan va migliorato, non ci vuole così tanto per tornare a grandi livelli”.

 

Impensabile che Inzaghi possa rimanere al Milan in un ruolo diverso dal tecnico: “Sì, io faccio l’allenatore. Non ho avuto contatti con altre società perché mi auguro di restare e posso dare tanto. Il Milan per me rimarrà sempre il Milan qualunque cosa accadrà”.

 

Pippo indica successivamente cosa serve al club per tornare in alto, i tipi di rinforzi necessari: “La società si sta muovendo, io parlo tutti i giorni con Galliani. Ci sono tanti giocatori bravi moralmente. Se riusciamo a far lavorare tutti come Honda saremmo a buon punto, lui lavora dieci ore al giorno. Se a questi vanno aggiunti giocatori importanti il Milan tornerà ai suoi livelli. Serve pazienza, non è facile, ma c’è solo una via: il lavoro quotidiano”.

 

Sulle sue scelte di formazione contro l’Atalanta ha spiegato: “Domenica il tridente ha fatto bene, ma penso che sia la squadra a fare la differenza – si legge su acmilan.com -. El Shaarawy e Pazzini non si sono mai allenati durante la settimana con la squadra, non abbiamo Menez che non sta bene e forse neanche Diego Lopez che ha un problemino. Cercherò di mettere in campo la squadra migliore perché vincere aiuta a costruire anche il futuro. Impiegare i Primavera? Lor ci rendono molto felici. Era la mia idea quella di metterli in un contesto ideale. E’ un ragazzo straordinario come Felicioli. Domani ci saranno in panchina altri ragazzi e magari ci sarà spazio per un altro ragazzo, ma vedremo l’andamento della gara. ”.

 

Redazione MilanLive.it

 

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