Il viaggio della speranza di Adriano Galliani a Madrid si è concluso ieri intorno alle ore 13, quando l’amministratore delegato del Milan dopo l’ennesimo confronto all’Hotel Wellington con Calo Ancelotti, lasciva lo stesso albergo dirigendosi in aeroporto. Come spiega la Gazzetta dello Sport di oggi si è trattata di una mezza vittoria per il dirigente rossonero, partito da Milano alla ricerca di un sì impossibile e tornato con un 50% di possibilità che Ancelotti accetti il ritorno clamoroso nel club che ha già guidato fino al 2009.
Un ‘mezzo si’ che fa ben sperare, come ha sottolineato Galliani stesso: “Carlo ed io siamo d’accordo su tutto, abbiamo trovato un’intesa, ma mercoledì ci farà sapere cosa ha deciso. Le possibilità? Lui mi ha detto 50 e 50, numeri reali, ma non torno con un 100% a nostro favore. Dipenderà anche dall’operazione a Vancouver, comunque o sceglie il Milan o resta fermo“. Il pressing di Galliani ha avuto dunque una sua funzione importante, quella di mettere in crisi un Ancelotti che aveva comunque voglia di prendersi del tempo.
Fare il nonno a tempo pieno, viaggiare da turista insieme alla moglie Mariann, godersi le splendide case acquistate a Madrid e Vancouver, riprendersi dall’operazione alla cervicale. Questi i piani di Ancelotti e famiglia prima dell’arrivo di Galliani, ospite comunque ben accetto che si è comportato bene, agendo con un pressing forte ma mai invadente. Mercoledì l’ex tecnico del Real darà la sua risposta, il 50% di possibilità equivale alla voglia di allenare, di tornare a dare una mano al Milan in difficoltà. Carlo riflette mentre vola in Canada, il club di via Aldo Rossi attende fiducioso.
Redazione MilanLive.it