Rebus Cerci: l’Atletico non lo vuole, il Milan spera di cederlo

Alessio Cerci (Getty Images)
Alessio Cerci (Getty Images)

La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna analizza l’annata terribile di Alessio Cerci. Un anno fa il giocatore era protagonista con il Torino di una qualificazione all’Europa League arrivata grazie alle difficoltà economiche che hanno estromesso il Parma a favore dei granata, che all’ultima giornata contro la Fiorentina a causa di un rigore sbagliato dall’attuale esterno del Milan non si erano garantiti l’accesso alla manifestazione. Al termine del campionato ha fatto parte della fallimentare spedizione della nazionale di Cesare Prandelli al Mondiale in Brasile. Poi in estate le tante voci di calciomercato che lo accostarono al club rossonero, ma poi fu l’Atletico Madrid a spuntarla offrendo 15 milioni di euro ad Urbano Cairo e la fidanzata Federica Riccardi twittò: “Ce ne andiamo nel calcio che conta“, alla faccia di chi in Italia non aveva voluto investire sul giocatore.

 

Ma nel calcio che conta Cerci non riesce a sfondare. Si inserisce nel gruppo di Diego Simeone presentandosi in condizioni fisiche non adatte e fa fatica ad entrare nei collaudati meccanismi della squadra del Cholo. Tra settembre e dicembre gioca 114’ nella Liga (0 gol), 90’ in Coppa del Re (0 gol), 37’ in Champions (1 gol, al Malmoe). Tutti si accorgono dell’errore fatto e allora nasce un derby Inter-Milan per riportare il calciatore in Serie A. La spunta Adriano Galliani, che conclude un affare di prestito biennale mandando Fernando Torres ai Colchoneros con la stessa formula. Rispetto all’Atletico Madrid aumenta il minutaggio (673’ in 16 presenze di Serie A, 172’ in Coppa Italia), non i gol (1, a Palermo) e tanto meno il rendimento (5,54 di media-voto generale).

 

Anche a Milano è un nuovo flop per Cerci, il cui futuro rimane in certo. La dirigenza del club spagnolo ha già fatto sapere a Galliani di non voler riprendere il giocatore con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del prestito. Ai rossoneri rimane solo la possibilità di trovare un’altra squadra che voglia subentrare e a cui girare il cartellino del giocatore. Una permanenza al Milan non va esclusa al 100%, ma dipenderà molto da chi sarà il prossimo allenatore. Intanto lo stesso Cerci tramite Twitter ha detto di avere un contratto fino al 2016 e che restare a Milano è la sua priorità.

 

Redazione MilanLive.it

 

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