Cessione Milan, Ravezzani: “Nuova cordata cinese disposta a investire, ma Berlusconi è indeciso”

Silvio Berlusconi (Getty Images)
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Il Milan è in vendita: ad annunciarlo è stato proprio Silvio Berlusconi qualche settimana fa. Già da mesi però si discute della cessione del club. Tanti i nomi che si sono susseguiti: dalla Cina alla Thailanda, finora nessuna cordata ha realmente convinto l’ex Cavaliere a cedere quote di minoranza, né tanto meno di maggioranza. Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia e del gruppo Mediapason, prova a fare un po’ di chiarezza tramite il proprio profilo Twitter. Anzitutto chiarisce la questione legata all’interesse, o presunto tale, del governo cinese: “Nella trattativa per la cessione del Milan il primo ministro cinese non c’entra nulla. Ma proprio nulla. Primo ministro e presidente della Cina non hanno mai spinto alcun imprenditore a comprare il Milan. Chi lo sostiene illude solo i tifosi”.

 

Nelle scorse settimane l’emissaria cinese Wang Xingxian è stata vista più volta girovagare nelle stanze di Villa San Martino e anche della sede di Casa Milan. Pare sia la direttrice della commissione ‘The power of dream, come with love’, ma secondo Ravezzani, non ha alcun potere decisionale. Ovviamente quando si parla di indiscrezioni di questo tipo, è bene anche fare chiarezza sulle fonti: “Finora le fonti da cui ho tratto le anteprime sulla situazione Milan non hanno mai sbagliato. Questo non significa che possano farlo ora – afferma Ravezzani -. Ritengo queste informazioni molto attendibili e ve le giro in sintesi”.

 

L’interesse iniziale di Richard Lee pare sia sfumato definitivamente, ma pare resti ancora in piedi la trattativa con Bee Taechaubol. Quest’ultimo però non ha dato le garanzie personali e di investimento futuro nel Milan chieste da Berlusconi. Successivamente Ravezzani rivela: “La trattativa più concreta pare con l’altra cordata cinese (una delle due citate da Berlusconi in televisione). La seconda cordata cinese (che non ha alcun appoggio governativo, comunque) s’è detta disponibile anche a investire sul mercato. Il vero problema, però sembra essere l’umore di Berlusconi che cambia idea in continuazione sulla vendita del Milan. Dunque in pole restano i cinesi che hanno anche ottemperato alla promessa di un forte investimento sul mercato. Ma Berlusconi é sempre indeciso”.

 

Inoltre, durante la trasmissione su Antenna3 condotta dallo stesso Ravezzani, Claudio Garioni ha rivelato che una presunta terza cordata cinese, avrebbe avuto ben 3 incontri con Berlusconi. Addirittura sarebbe stata anche formulata un’offerta per le quote di maggioranza del club che si aggirerebbero attorno ai 600 milioni di euro. Questa terza misteriosa cordata sarebbe disposta ad investire i 200 milioni annui che ha richiesto Berlusconi in una recente intervista.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

 

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