Jeremy Menez si, Jeremy Menez no: è questo l’interrogativo che sembra essere sorto in molti tifosi del Milan e, stando alle ultime notizie circolate sui giornali, anche all’interno della dirigenza. Il francese, capocannoniere stagionale dei rossoneri con 16 reti, sembrava incedibile ma una potenziale plusvalenza in estate stuzzica il club di via Aldo Rossi, pronto a sacrificare l’ex PSG per cercare un grande centravanti sul mercato.
Sulla questione ha voluto dire la sua anche Maurizio Ganz. L’ex attaccante non reputa il fantasista indispensabile per la formazione di Filippo Inzaghi e ha analizzato la diversa filosofia tattica adottata dalla squadra con o senza il numero 7 in campo. “Quando gioca Menez tutti i palloni arrivano a lui, quando non c’è invece si cercano altri giocatori importanti che possono dare molto più gioco alla squadra – ha dichiarato ai microfoni di Milan Channel – Ha fatto tantissimi gol da prima punta, ma non è il suo ruolo. Inoltre penso che in un 4-3-3 ci sia bisogno di una punta vera, che crei profondità e sappia tener palla senza perderla”.
Più o meno della stessa opinione è sembrato il giornalista e cuore rossonero Giovanni Lodetti. Raggiunto anche lui dal canale tematico del club, ha analizzato la sfida contro la Roma evidenziando il risultato vincente ottenuto senza Menez e la sua difficile indole da solista. “Sabato abbiamo finalmente giocato da squadra, tutti i ragazzi si sono sacrificati e hanno aiutato chi era in difficoltà – ha affermato Lodetti – Credo che sia stata anche una sorta di reazione da parte di tutti quei giocatori che vogliono dimostrare che anche senza Menez si può vincere. Il francese è un grandissimo giocatore, il problema è che gli altri sembrano non esistere per lui in alcuni momenti, mi auguro quindi che inizi a giocare anche per la squadra e non solo per se stesso”
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it