Il futuro del Milan in bilico e le riflessioni di Silvio Berlusconi sulle soluzioni da prendere in considerazione. Come scrive il Corriere dello Sport, da una parte c’è l’ipotesi più concreta proveniente dall’estero, quel Mr. Bee Taechaubol che dalla sua Thailandia si dice ottimista, parlando di un accordo praticamente già trovato con il presidente rossonero e di 3-4 settimane per concludere il tutto. Un’ipotesi che porterebbe forse investimenti nuovi e spegnerebbe l’incendio dei debiti e del rosso in bilancio, ma che ancora non convince completamente.
Dall’altra parte Berlusconi non esclude la possibilità di restare in sella senza vendere quote importanti del suo tanto caro asset familiare. Qualora dovessero interrompersi o raffreddarsi le trattative per una cessione imminente, spunterebbe un ‘piano B’ tutt’altro che lucroso e ricco. Come ha già affermato il Cavaliere, si ritornerebbe a pensare ad una ‘italianizzazione’ del Milan, che punterebbe su giovani del nostro campionato. Ma in tal caso i debiti societari e le ipoteche delle banche metterebbero sempre più in difficoltà le operazioni economiche: sarebbero urgenti operazioni come il risparmio di almeno 30 milioni sul tetto ingaggio e le plusvalenze di mercato. Gente come Menez, Diego Lopez e Honda potrebbe così fare le valigie.
Ad inizio giugno il momento della verità, quando le elezioni regionali saranno andate in porto e Berlusconi avrà tempo per pensare al Milan. Resta una soluzione complicata, nutrita da scelte di cuore e di finanza. Per il Cavaliere non sarà facile sbrogliare la matassa.
Redazione MilanLive.it