Il Milan che non ti aspetti in una delle serate più difficili, perché davanti ai rossoneri si trovava la seconda forza del campionato con un bisogno atavico di vittoria. Eppure l’orgoglio della squadra di Filippo Inzaghi ha avuto la meglio sulla pochezza della Roma di Rudi Garcia. Le parti si sono invertite nella strana serata milanese, con i padroni di casa che tornano alla vittoria a San Siro da 48 giorni, quando fece fuori il Cagliari a marzo scorso.
Una Roma brutta come quasi mai in questa stagione, un Milan che poco a poco ha capito di poter dire la sua in questo match tutt’altro che a senso unico. Dopo i primi e isolati brividi giallorossi con Gervinho, i rossoneri sono usciti alla distanza, andando due volte vicini al gol prima di passare meritatamente in vantaggio con Marco van Ginkel. Premiata la generosità del mediano olandese che segue l’azione di Honda e beffa De Sanctis in uscita.
Proprio il giapponese è il migliore in campo, reattivo, preciso e fondamentale anche nel raddoppio dell’ex Mattia Destro a inizio ripresa, quando pennella un cross sul quale il numero 9 si avventa anticipando tutti. San Siro è quasi incredulo nel vedere un Milan perfetto e una Roma domata come un anziano leone in gabbia. Solo l’ingresso di Francesco Totti accende la luce e dopo che Bonaventura spreca il possibile 3-0 ci pensa proprio il 10 giallorosso a riaprire il match su rigore. Ma il Milan tiene bene, è la sua serata e non può lasciarsela sfuggire. Inzaghi la prende come una finale di coppa e si fa persino espellere per eccessive manifestazioni in panchina.
Ne scaturisce un 2-1 sorprendente ma meritatissimo. La matematica al momento tiene il Milan a galla in chiave Europa League, ma niente illusioni: serviranno 3 vittorie nelle ultime rispettive gare di campionato e sperare che almeno un paio di concorrenti crollino definitivamente. Intanto i rimpianti per una stagione buttata aumentano.
Redazione MilanLive.it