Circa una settimana fa Bee Taechaubol sembrava vicino all’acquisto di quote di maggioranza del Milan, poi Silvio Berlusconi ha fatto dietrofront dichiarandosi disponibile solo a cedere la minoranza delle azioni del club. L’uomo d’affari thailandese, dopo il blitz a Milano, è rientrato ottimista a Bangkok affermando che in 3-4 settimane l’affare si poteva chiudere. Ma da alcuni giorni si parla di incontri tra il Cavaliere ed emissari di un’altra cordata cinese, segnale evidente che Mr. Bee non è poi così in pole position e che soprattutto non ha ottenuto un’esclusiva a trattare con Fininvest.
Tuttosport spiega che gli investitori che sostengono la sua operazione (Citic Bank cinese, la Ads Securities di Abu Dhabi e un gruppo indo-inglese) sono parecchio irritati per la situazione che si è venuta a creare. Inoltre stanno arrivando dei ‘no’ importanti per quanto riguarda l’organigramma tecnico che Bee Taechaubol aveva inizialmente in mente. Il primo riguarda Paolo Maldini, più volte accreditato di poter tornare al Milan come responsabile dell’area tecnica, ma che però non potrebbe rientrare in rossonero se verrà mantenuto l’attuale managment che prevede la figura di Adriano Galliani. Silvio Berlusconi, infatti, ha chiesto proprio che gli incarichi societari non vengano toccati.
Anche Marcello Lippi si è tirato fuori, smentendo addirittura di conoscere il broker thailandese. L’ex ct della nazionale veniva indicato come possibile direttore tecnico con allenatore Fabio Cannavaro, come avvenuto recentemente al Guangzhou Evergrande. Ma sul nome dell’ex difensore di Parma, Inter e Juventus e arrivato il veto di Berlusconi. Il presidente non vuole più puntare su tecnici senza esperienza alla guida della squadra. Mr. Bee tornerà alla carica entro poche settimane, ma rischia di veder saltare il suo progetto.
Redazione MilanLive.it