Agire immediatamente per superare la concorrenza e sfruttare il momento di stallo e freddezza creatosi tra il Milan e Bee Taechaubol; la cordata cinese vuole affrettare i tempi per la trattativa con il club rossonero e, come scrive oggi Tuttosport, è pronta ad un nuovo incontro con il presidente Silvio Berlusconi. Protagonista sempre la misteriosa Mrs. Cina, la donna che già la scorsa settimana si era intrattenuta ad Arcore per mediare sull’inserimento del gruppo asiatico.
Venerdì potrebbe essere la giornata ideale per un nuovo incontro, ancor più chiarificatore di quelli precedenti: la donna, secondo ultime indiscrezioni, sarebbe un’emissaria governativa che lavora in questo ambito per Zong Qinghou, il magnate delle bevande gassate, uno degli investitori primari della cordata cinese. Berlusconi ha già effettuato dei controlli sulla credibilità della donna e del gruppo che rappresenta, trovando solo informazioni positive che aumentano le chance sul buon esito della trattativa.
Zong intanto dovrebbe avvalersi dell’aiuto di un altro importante uomo d’affari cinese, quel Wang Jianlin pronto ad investire nel calcio italiano dopo aver acquisito Infront Sports qualche mese fa. Il leader di Wanda Group ha interessi immobiliari che si dirigerebbero ovviamente sul progetto stadio del Milan. E spuntano anche le prime cifre dell’affare: un’operazione da 650 milioni che prevede la prima entrata immediata con il 35% delle quote e il passaggio automatico nel giro di qualche anno alla maggioranza, intorno al 61%. Dietro alla cordata ci sarebbero ben tre banche d’affari: quella di stato cinese, una di Hong Kong e persino una nota banca svizzera. A Berlusconi l’ardua sentenza.
Redazione MilanLive.it