Tre super-manager e l’avallo del Governo: ecco chi c’è dietro la cordata cinese

Zong Qinghou (Getty Images)
Zong Qinghou (Getty Images)

La Cina a sorpresa torna ad essere vicina, anche dopo l’atto ufficiale in casa Milan che ha visto Bee Taechaubol trattare di persona con Silvio Berlusconi nel fine settimana. Incontro positivo sì, ma dalle parti di Arcore si aspetta il rilancio ufficiale della cordata cinese, che si muove nell’ombra e senza tweet o foto sul web che possano far parlare tutti e attirare l’attenzione della gente. La presenza della donna-manager cinese a Villa San Martino è comunque il segnale che una contro proposta sta per partire.

 

La Gazzetta dello Sport svela come è composta tale cordata, che si dice molto più ricca e potente di quella di Bee: tre super-manager a capo, che si divideranno i settori tra immobiliare, sportivo e finanziario. Ma chi metterà i soldi per il nuovo Milan? Indizi portano alle figure di Zong Qinghou, 86° uomo più ricco del mondo grazie alla sua azienda di bevande, ed a Wang Jianlin, leader di Wanda Group che ha recentemente investito sia nei diritti tv italiani acquisendo Infront Sport e nel calcio europeo con il 20% dell’Atletico Madrid.

 

Da non sottovalutare l’avallo del Governo di Pechino, che da anni spinge i propri ricchi imprenditori ad investire in progetti che avvicinino il paese asiatico ai mercati occidentali. La trattativa è considerata molto seria proprio perché di mezzo non c’è solo un club calcistico ma anche l’ex presidente del Consiglio italiano Berlusconi. Anche i cinesi potrebbero puntare ad una quota di minoranza, a quel 49% già proposto da Bee nei giorni scorsi. Il rush finale è solo ai titoli di testa.

 

Redazione MilanLive.it

 

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