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Categorie: Approfondimenti

Il Milan non c’è più. Oggi si cambia la storia?

Stefano Peduzzi

Sul campo il Milan non c’è più, sbriciolato e umiliato da un Genoa che, a differenza dei rossoneri, è una squadra vera. Fuori dal campo è un Milan che sta subendo un cambiamento epocale. O forse no.
Andiamo con ordine. La squadra di Inzaghi, mercoledì sera, ha salutato definitivamente la zona Europa. Il girone d’andata aveva illuso un po’ tutti, ma la realtà è questa: il Milan non è da primi posti. La posizione attuale rispecchia i valori di una rosa costruita in maniera approssimativa e di un allenatore ancora troppo acerbo per palcoscenici così importanti. Ripartirà, il buon Pippo, e in un ambiente sereno e tranquillo che non gli metterà pressioni potrà ripartire. Non sarà lui il tecnico del Milan nella prossima stagione. E, tutto sommato, ha avuto una grande fortuna: quella di non essere esonerato alla prima esperienza da tecnico, anche se i risultati hanno condannato questa deludentissima esperienza in rossonero. Oltre ai (pessimi) risultati e al (non) gioco, di questo Inzaghi non ci è piaciuta la comunicazione: nonostante avesse la stima di gran parte della stampa, Pippo ha sbagliato troppe volte davanti a telecamere e microfoni, difendendo a spada tratta la squadra anche quando sarebbe servito qualche ceffone mediatico.
Lascia qualche dubbio anche la strategia di comunicazione dell’aspirante compratore del Milan. Mister Bee e Berlusconi si rivedranno nuovamente dopo i tentennamenti di ieri, ma c’è qualcosa che non torna in questa vicenda. Come, per esempio, la pubblicazioni di foto su Instagram, sale prenotate in anticipo per conferenze stampa che poi non saranno programmate e un rapporto privilegiato. E poi non sottovalutate la voglia di Silvio Berlusconi di lasciare il Milan in questo modo. “Non posso uscire da perdente, non posso mollare con i tifosi contro” le parole che avrebbe rivolto il patron ad alcuni amici presenti ad Arcore in questi giorni di febbrili trattative.

In realtà i tifosi hanno messo nel mirino della contestazione Adriano Galliani. Che sicuramente ha commesso errori in questi ultimi anni, ma era anche quello che stava per portare Tevez con tanto di foto con l’accordo in mano. E probabilmente, se quell’affare fosse andato in porto, la storia recentissima del Milan sarebbe stata altrettanto luminosa come quella vincente dei primi lustri di Silvio Berlusconi.

 

Ci rivediamo in tv martedì sera alle 23 a Italia53 con Calcissimo TV

Stefano Peduzzi

 

Scritto da
Matteo B.