Fondazione Fiera Milano nella giornata di ieri ha espresso la propria preferenza per il progetto presentato dal Milan in merito alla riqualificazione dell’area del Portello dove sorgono i padiglioni 1 e 1 della vecchia Fiera. La proposta rossonera di costruire uno stadio è stata giudicata la migliore tra le 4 che erano state prese in considerazione. Ma il bando non è ancora definitivamente vinto perché la società deve approfondire alcuni aspetti.
Se in Casa milanista si esulta, c’è chi invece è assolutamente contrario all’idea che venga realizzato questo impianto sportivo. Si tratta degli abitanti del Portello. E’ nato da tempo un Comitato ‘No Stadio’ che si oppone a tale prospettiva. Il quotidiano Libero ha raccolto il parere di Alda Damiani, presidente di questa associazione che ha raccolto già 3 mila firme contro il progetto stadio. Ecco le sue dichiarazioni senza peli sulla lingua: «Non è un Paese normale. Ma si rende conto che stanno facendone solo una questione di soldi e di accordi tra potenti? Inter e Milan, con la complicità del Comune, vogliono spartirsi la nostra città. Sulle spalle dei cittadini. Con quello che abbiamo visto in questi giorni a Torino e la violenza tra i tifosi non capisco come sia possibile immaginare uno stadio in mezzo a un quartiere residenziale pieno di scuole e anziani. Tra l’altro a meno di 2 chilometri da San Siro. Dovranno passare sul nostro cadavere
Ha successivamente rincarato la dose spiegando alcune criticità non di poco conto che ostacolano il la realizzazione dell’opera: «Oltre alle aree del Portello, per realizzare lo stadio il Milan dovrebbe acquistare l’area dove sorge una concessionaria Citroen, dove lavorano 250 persone che da mesi stanno ristrutturando la ditta?». Inoltre il club dovrebbe pure prendersi anche una parte di prato in via Aldo Rossi che da poco è stato risistemato dal Comune con tanto di pista ciclabile e alberelli appena piantati. «Non so ancora di chi sia quel terreno, ma se scopro che è di proprietà del Comune giuro che ci sdraiamo sopra e non ci muoviamo più».
Redazione MilanLive.it