Da bomber a comparsa: con un Menez così il Milan spegne la luce

Jeremy Menez (getty images)
Jeremy Menez (getty images)

Il controsenso di base è che quella di Jeremy Menez, comunque vada a finire, sarà la migliore stagione della sua carriera. 16 reti realizzate, tante presenze da titolare e gli applausi della gente nella maggior parte dei match giocati. Eppure il francese visto ieri in campo al Friuli ha spaventato tutti, tanto da essersi guadagnato la palma del peggiore in campo secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport.

 

Difficile trovare un colpevole unico nello sprofondo rossonero, vista l’inadeguatezza di quasi tutta la rosa del Milan vista nelle ultime settimane, ma colpisce il calo di forma di Menez, da bomber di lusso e ispiratore delle migliori manovre offensive a semplice comparsa quasi mai chiamato in causa. L’ex Psg già nel derby aveva deluso, pur giocando nel ruolo di ‘falso nueve’ che più apprezza, confermando tale trend negativo anche ieri sera al Friuli.

 

Il confine tra bravi giocatori e fuoriclasse sta tutto qui, in certe situazioni difficili: i top players sanno prendere per mano la squadra e i compagni nei momenti complicati, dare la scossa e far sembrare che migliorare le cose sia ancora possibile. Il Menez delle ultime due decisive partite si è nascosto, ha giocato in solitaria, ha provato numeri che non sarebbero riusciti neanche al miglior Pelé. E se neanche il buon Jeremy riesce ad esprimersi, in casa Milan è davvero notte fonda.

 

Redazione MilanLive.it

Gestione cookie