Che sia di proprietà thailandese, con Mister Bee a capo della cordata, oppure di origine cinese controllata dal fondo di investimento di Richard Lee, il Milan del futuro difficilmente si affiderà in panchina ancora a Filippo Inzaghi. Come ammette il Corriere dello Sport di oggi, le uniche speranza per l’ex bomber di restare in sella alla squadra rossonera passano dalla permanenza dell’attuale quadro dirigenziale, visto che Adriano Galliani appare il suo unico estimatore al momento.
Con l’avvento dei nuovi proprietari, qualora entro l’estate dovesse consumarsi la cessione delle quote Milan, una delle prime mosse a livello tecnico sarebbe quella di reperire un nuovo allenatore, con un profilo diverso da Inzaghi; un personaggio meno legato alla storia societaria, bensì con esperienza e pedigree internazionali. I nomi? Il più ‘italiano’ dei possibili resta Sinisa Mihajlovic, ex campione serbo che sta seguendo le orme del suo ex compagno di squadra Diego Simeone. Allenatore grintoso e originale, se non dovesse legarsi al Napoli potrebbe tornare di moda a Milanello.
Gli altri profili portano a strade estere ma comunque affascinanti: c’è quel Jurgen Klopp che ha già dato l’addio al Borussia Dortmund e aspetta possibili chiamate da Bayern o City. Ma il nuovo Milan potrebbe tentarlo proponendogli un progetto rilancio come all’inizio della sua avventura a Dortmund. Piace sempre Unai Emery, che sta portando il Siviglia per il secondo anno consecutivo in fondo all’Europa League, ed un tecnico di dimensione internazionale potrebbe intonarsi perfettamente con la storia del club rossonero. Infine la tentazione Carlo Ancelotti, il quale sarebbe incentivato a rientrare a Milanello nel caso in cui il suo amico-allievo Paolo Maldini tornasse all’interno della società.
Redazione MilanLive.it