Cosmin Contra approdò al Milan nel 2001 proveniente dall’Alaves, ma dopo solo una stagione lasciò Milano per approdare all’Atletico Madrid nell’estate 2002. Ma nelle menti di tanti tifosi rossoneri è rimasto il ricordo della sua grande prestazione nel derby vinto 4-2 nell’ottobre 2001. Un gol straordinario, un assist e tante belle giocate sulla fascia da parte sua. Dopo aver concluso la sua carriera da calciatore nel 2011 nel Timosoara, squadra della città in cui è nato, ha deciso di diventare un allenatore attualmente lavora in Cina nel Guangzhou R&F.
Nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il rumeno parte ricordando proprio il suo gol nella stracittadina milanese: «Un derby è sempre un derby, anche dopo quindici anni. È un’emozione unica, che non finisce mai. Eravamo in svantaggio per il gol di Ventola, io vado dentro all’inizio del secondo tempo. Mi parte un tiro fortissimo, dalla distanza: le televisioni fecero poi vedere che andava a quasi 130 chilometri all’ora. Feci anche il cross per Inzaghi che segnò il 3-1, prima che Shevchenko chiudesse la partita con la sua doppietta: finì 4-2. Era un’Inter forte e rimontarla fu un merito doppio. Il giorno dopo a Milanello gridavano il mio nome ed erano tutti felici».
Nel 2001 servì l’assist a Filippo Inzaghi e nel 2015 Pippo sta guidando tra tante difficoltà il Milan. Ecco il pensiero di Contra sull’ex compagno: «Con un allenatore esperto magari le cose non sarebbero cambiate, chi può dirlo? Non basta mettere un fenomeno in panchina per fare risultati. E Pippo ha avuto anche molta sfortuna. È giovane e ha un nome da Milan: serve dargli fiducia anche se per il futuro molto dipenderà dagli obiettivi del club».
Il ritorno a Milanello è tra i suoi sogni ed obiettivi per il futuro: «Voglio allenare grandi società. Magari proprio il Milan: è il mio sogno. Conosco l’ambiente e un allenatore vuole sempre tornare dove ha fatto bene da giocatore».
Tornando alla sua carriera da giocatore in rossonero, tutti credono che il motivo del suo addio fu la rissa avvenuta con Edgar Davids nel corso del Trofeo Tim. Ma lui spiega come andarono veramente le cose: «Ma non è andata così! Tutto il mondo collega le due cose, la verità è che avevo un’offerta dall’Atletico Madrid. Il Milan aveva appena comprato Nesta, aveva speso molto e doveva rientrare: Galliani e poi Ancelotti mi avrebbero comunque trattenuto. Andarmene è stato il più grande errore della mia carriera».
Domenica sera c’è il derby Inter-Milan, una sfida che a Contra piacerebbe sicuramente giocare e che commenta così: «Sarà una partita aperta. Chi gioca in casa può avere un piccolo vantaggio. Ma stavolta può essere diverso perché entrambe non stanno facendo bene e vorranno vincere per regalare almeno una gioia ai tifosi. Del Milan punto su Menez, che sta facendo una stagione strepitosa».
Redazione MilanLive.it