Prova del nove fallita e non ci stupiamo. Il Milan tutte le volte che è stato chiamato in questa stagione a fare un salto di qualità non ce l’ha fatta. Dopo le due vittorie consecutive contro Cagliari e Palermo le ambizioni di qualificazione all’Europa League erano un po’ riemerse, ma appena la squadra si è trovata di fronte ad un ostacolo come la Sampdoria non è riuscita a superarlo. Anzi, sono venuti fuori nuovamente tutti i limiti difensivi, di costruzione di gioco e di concretezza in attacco. Nel primo tempo dal punto di vista dell’atteggiamento si può recriminare poco, ma nella ripresa la sveglia c’è stata solo negli ultimi 15 minuti quando è stato acciuffato un fortunoso pareggio con De Jong e si è andati vicini al vantaggio con Suso che ha colpito il palo.
E così ci ritroviamo ancora una volta ad evidenziare le troppe amnesie in difesa (Soriano non può restare così solo in area), le difficoltà nel saper impostare la manovra e la dipendenza da Menez in avanti. Zvonimir Boban, uno che parla sempre senza peli sulla lingua e con onestà intellettuale, ha sottolineato le difficoltà che si hanno nel far giocare una squadra come questa composta da giocatori che, a suo giudizio, sono scarsi. Ed ha assolto in parte Filippo Inzaghi, pur sottolineando che un allenatore non può dirsi felice dopo una partita del genere. Il croato ha ragione, questa doveva essere una partita della svolta e il Milan l’ha fallita pur non venendo schiacciato dalla Sampdoria. Ovviamente Pippo non può gettare fango sui suoi ragazzi, nessuno se lo aspetta e nessuno glielo chiede, ma dovrebbe essere più obiettivo nell’analizzare le loro prestazioni.
Chiosa finale per la Curva Sud Milano che ieri ha manifestato, tardivamente, il proprio dissenso verso la società esponendo alcuni striscioni all’insegna del #SaveAcMilan e questa volta si è anche vista la scritta ‘Vendesi’. Proprio sulla vendita ci si aspettano presto novità. Continuare con l’attuale proprietà non garantisce alcuna prospettiva positiva, solo qualche slogan lanciato ogni tanto e zero fatti concreti. Serve una rivoluzione totale per rilanciare il Milan. Il passato non si tocca, rimane nella storia del club, ma per avere un futuro è necessario staccare la spina all’attuale società.
Matteo Bellan (segui @Teo_Mat_Bel)