La Gazzetta dello Sport di stamattina pone l’accento sul confronto tra i due allenatori che stasera si sfideranno a San Siro per il posticipo della 30.a giornata di campionato. Milan-Sampdoria sarà anche Filippo Inzaghi contro Sinisa Mihajlovic, ovvero due tecnici uniti dall’esperienza straordinaria sui campi da calcio prima che sulle panchine di Serie A, oltre che dalla conoscenza intima di Simone, fratello di Pippo e compagno di squadra nella Lazio del serbo che oggi guida i doriani.
Uno scontro tra ‘gemelli’ diversi, due allenatori giovani che seguono la stessa filosofia di calcio, basata sulle ripartenze e sul poco possesso palla. Inzaghi, al suo primo anno tra i grandi, ha fatto intravedere cose buone con il suo Milan solo quando ha avuto spazi per colpire, non a caso Jeremy Menez risulta da sempre il migliore con distacco della sua rosa. Mihajlovic non è certamente un esteta, cerca l’aggressività, il pressing, la grinta ma poi fa sviluppare il gioco della Samp sulla rapidità di Eder e ora anche di Muriel ed Eto’o.
Una media-punti da allenatori abbastanza simile, alcuni dati sulle proprie squadre che si accomunano e tanti altri parallelismi tra Inzaghi e Mihajlovic, che stasera simbolicamente potrebbero effettuare un passaggio di consegne. Il serbo ha praticamente ammesso di lasciare la Samp a fine stagione per scadenza di contratto e nel suo futuro potrebbe esserci proprio il Milan, nonostante il passato nerazzurro e l’amicizia con Roberto Mancini. Per Inzaghi futuro più nebuloso e dubbio, pensa all’immediato presente e ad un’impresa europea che potrebbe salvarlo alla faccia di tutti coloro che lo vogliono fuori da Milanello.
Redazione MilanLive.it