Montella, Mihajlovic, Sarri? Macchè. Il prossimo allenatore del Milan sarà Filippo Inzaghi. Almeno è la volontà e l’idea maturata sempre di più nella testa di Adriano Galliani, colui che lo ha sempre difeso e lo ha spinto l’estate scorsa ad accettare tale incarico dopo aver guidato la Primavera rossonera. Come scrive oggi Tuttosport, Inzaghi è una sorta di pupillo per l’amministratore delegato, che da calciatore lo considerava uno dei suoi migliori acquisti e lo stima anche per la verve nel lavoro da allenatore, nonostante i primi risultati non eccelsi.
Il piano di Galliani in realtà nasconde una doppia volontà: l’a.d. sa che la prossima potrebbe essere una stagione di transizione, di passaggio da una proprietà, quella di Silvio Berlusconi, ad una nuova formata dall’ormai nota cordata asiatica. Invece di stravolgere tutto si potrebbe affidare la squadra ancora ad Inzaghi, con un anno in più d’esperienza e con la conoscenza ormai indiscussa degli spogliatoi di Milanello. Ma nel 2016, dunque tra circa un anno, arriverebbe un nuovo tecnico designato ed apprezzato da tempo.
Dopo Euro 2016 Antonio Conte si libererà dall’incarico con la Nazionale italiana e tornerebbe libero sul mercato allenatori. Galliani a quel punto sarebbe pronto ad ingaggiarlo, visto che coinciderebbe con la scadenza dei contratti sia di Inzaghi che di quel Clarence Seedorf separato in casa ma stipendiato fino al 30 giugno del prossimo anno. L’idea Conte stuzzica non poco l’ambiente Milan, che ha bisogno di un tecnico di carattere e sostanza come il leccese. Con buona pace di Inzaghi, il quale ad oggi non riesce a vedere oltre la prossima collina.
Redazione MilanLive.it