Richard Lee è uno dei soggetti interessati all’acquisto del Milan. Dietro di lui ci sono capitali cinesi e, si dice, perfino l’appoggio del governo di Xi Jinping. L’uomo d’affari di Hong Kong ha già avuto modo di incontrare Silvio Berlusconi in più occasioni, l’ultima è avvenuta circa una settimana fa ad Arcore. Il quotidiano La Repubblica lo ha interpellato proprio per parlare di quel vertice. Ecco quali sono state le sue parole: «Amo il vostro paese e la sua gente e voglio essere un piccolo ponte sulla Via della Seta tra la mia terra natale e l’Italia: sia per il business sia per gli scambi culturali. Mister Berlusconi ed io abbiamo la stessa visione delle cose. In questa fase non posso aggiungere altro».
Richard Lee non si sbilancia ed è normale che sia così. Siamo in una fase molto delicata e dunque i protagonisti tengono le bocche cucite. Sono lui e Bee Taechaubol, con le rispettive cordate, le due figure in pole position per l’acquisto del Milan e sono già in atto le due diligence, ovvero l’analisi dei conti del club. Proprio sotto questo aspetto ci potrebbero essere delle sorprese in quanto il deficit di bilancio del 2014 dovrebbe essere superiore ai 60 milioni di euro di cui si era parlato negli ultimi tempi. La trattativa non è a rischio, ma la valutazione da oltre 1 miliardo fatta da Silvio Berlusconi risulta sicuramente incongrua.
In vantaggio c’è comunque Bee Taechaubol, il primo a farsi avanti con Fininvest e che vanta ottimi rapporti: è sponsor della Gls di Fabio Cannavaro, Pablo Dana e James Davies-Yandle, che gestirà per il Ministero dell’educazione l’enorme accademia incaricata di diffondere il calcio nelle scuole della Cina. Il futuro del Milan è asiatico, come già detto molte volte, ma rimane da capire chi sarà nello specifico a guidare la risalita del club.
Redazione MilanLive.it