I contatti di matrice finanziaria tra il cinese Richard Lee e Silvio Berlusconi potrebbero intensificarsi nei prossimi mesi, quando la presunta cordata di origine orientale interessata a rilevare il pacchetto di maggioranza del Milan dovrebbe proporre la sua offerta congrua ad ottenere tale asset. Dalla Cina nel frattempo arrivano nuove indiscrezioni e chiarimenti riguardanti proprio tale cordata, per il momento ancora avvolta nel mistero.
Come confermato anche dal tabloid inglese The Weekly Voice, mister Lee sarebbe intenzionato a formare una società unendo le forze di quattro grossi imprenditori e rispettive aziende di origine cinese. Si tratta dell’azienda Wahaha di Mr.Zong specializzata nelle bevande gassate; il Wanda Group di Wang Jianlin, già entrato nel calcio europeo investendo nell’Atletico Madrid; poi i giganti delle telecomunicazioni Huawei e infine Alibaba di Jack Ma che opera nell’e-commerce internazionale. Quattro società di alta rilevanza che però non sarebbero in grado in maniera individuale di spendere 1 miliardo di euro, cioè quanto servirebbe per rilevare le intere quote rossonere.
Come spiega il respnsabile della Camera di commercio cinese Fu Yixiang, la possibilità di acquisire una società di calcio occidentale e prestigiosa come il Milan diventa una splendida possibilità di marketing e avanzamento economico per la Cina ed i suoi migliori imprenditori. Viene però anche spiegato come il progetto di acquisizione capeggiato da Richard Lee debba passare da una unione specifica delle forze economiche di queste quattro aziende, le quali sarebbero pronte ad offrire il 50% della somma richiesta da Berlusconi. La restante metà dell’investimento arriverebbe grazie ad un’operazione di ‘crowd-funding’, ovvero un finanziamento collettivo che richiederà uno sforzo di minimo 1500 euro da parte di ogni investitore che vorrà farne parte.
Una formula particolare che dovrebbe però dare i frutti sperati come scrivono anche i media cinesi, e giungere al miliardo di euro davanti al quale Silvio Berlusconi non potrà tirarsi indietro. I dubbi del Cavaliere sono però ancora molti, soprattutto per le tempistiche necessarie ad affrontare un passaggio così significativo, ma toccherà all’amico Richard Lee convincere l’attuale presidente a fidarsi di tale cordata.
Redazione MilanLive.it