Non manca molto alla decretazione del vincitore del bando indetto da Fondazione Fiera Milano per l’area del Portello nella quale il Milan vorrebbe costruire il proprio stadio di proprietà. Entro fine mese verrà presa una decisione e allora sapremo se il club rossonero potrà avviare concretamente i lavori per erigere l’opera.
Ma secondo quanto rivelato dal quotidiano Milano Finanza, sul mercato stanno nascendo molti dubbi sulla fattibilità e sulla portata del piano elaborato dal Milan. Al centro della discussione c’è la sostenibilità economico-finanziaria di questo disegno voluto principalmente da Barbara Berlusconi. Il progetto costa circa 300 milioni di euro, una cifra considerevole per una società perennemente in perdita e che nel bilancio del 2014 dovrebbe far registrare circa 60 milioni di passivo. Inoltre i risultati sportivi scarseggiano da tempo ed è un aspetto che va considerato.
Ma vi è una preoccupazione ancora maggiore, ovvero che senza un intervento immobiliare di tipo residenziale (costruzione di abitazioni) il progetto non può stare in piedi. Con i soli canoni d’affitto, dell’impianto sportivo o delle attività commerciali collaterali, non si riuscirebbe ad avere stabilità nel medio-lungo termine. Ma il Portello è già urbanizzato e dunque non si possono costruire nuove dimore. Per il Milan diventa complicato trovare appoggio dalle banche per finanziare quest’opera.
Milano Finanza spiega che tra gli operato immobiliari milanesi circola l’ipotesi, non condivisa per ora da Barbara Berlusconi, di trovare un’altra area nella quale costruire lo stadio. L’unica ipotesi fattibile è quello di Scalo Farini, zona che però va bonificata e che è al centro di un processo di rivalorizzazione da parte delle Ferrovie dello Stato. Tra poche settimane ne sapremo di più. Quando Fondazione Fiera Milano decreterà il vincitore del bando ci si potrà fare un’idea migliore di quello che è il futuro del progetto stadio del Milan.
Redazione MilanLive.it
