I risultati negativi arrivati in questi ultimi mesi lasciano sempre meno possibilità di riconferma a Pippo Inzaghi. Arrivato a luglio dopo gli esoneri di Allegri prima, e Seedorf poi, l’ex bomber rossonero doveva rilanciare il Milan e riportarlo in alto. La campagna acquisti non all’altezza di una grande squadra come il Milan, unita ad un gruppo con poca personalità, hanno fatto emergere i numerosi problemi che comporta la scelta di un tecnico con poca esperienza. Ovviamente le colpe del disastro stagionale che è in corso a Milanello, sono finite inevitabilmente sull’allenatore. Additato principalmente di aver fatto poca gavetta e di non avere le idee molto chiare in termini di identità di gioco da dare alla squadra, Inzaghi è stato praticamente ‘esonerato’ più e più volte dai media italiani.
Da un paio di mesi a questa parte, nonostante Inzaghi abbia ancora un altro anno di contratto con il Milan, si sono susseguiti di giorno in giorno numerosi nomi per sostituirlo sulla panchina. Andare in ordine di apparizione appare difficile, ma tra i primi ‘candidati’ ci sono stati Vincenzo Montella e Jurgen Klopp. Entrambi allenatori eccelsi che hanno un grande appeal a livello europeo, soprattutto il tecnico tedesco, ma che presentano problematiche non così immediate da risolvere. Poi si è aggiunto Maurizio Sarri che appare tutt’ora un’alternativa concreta al post-Inzaghi. In mezzo a questo trittico di nomi, va ricordato anche Antonio Conte che già prima di accettare l’incarico con la Nazionale era stato contattato dal club rossonero, e Luciano Spalletti che nel giugno dello scorso anno era in attesa della buonuscita dello Zenit San Pietroburgo con il quale aveva un altro anno di contratto.
Si è anche parlato di Marcello Lippi, il quale ha puntualmente smentito ogni coinvolgimento, anche per il presunto incarico come direttore dell’area tecnica. Il nome di Sinisa Mihajlovic ha tenuto banco per qualche giorno così come quelli di Giampiero Ventura e Eusebio Di Francesco. Addirittura anche Roberto Donadoni sarebbe stato allertato per la prossima stagione. I giornali non smettono di scrivere, e c’è una grossa possibilità che da qui a giugno possano spuntare nuovi candidati alla panchina del Milan. Attenzione però a non sottovalutare lo stesso Inzaghi, la società potrebbe riconfermarlo qualora dovesse qualificarsi in Europa, anche perché un terzo allenatore sul libro paga, ricordiamo che Clarence Seedorf ha ancora un anno di contratto con il club, potrebbe pesare ulteriormente sul bilancio già piuttosto in rosso.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it