Non che sia stato fatto un passo in avanti imponente, o che si sia battuta una corazzata arrivata a San Siro con il vento in poppa. Il 3-1 interno al Cagliari è tutt’altro che un’impresa sportiva, visto che si presentava in un momento negativo, ai limiti della zona retrocessione e con il peggior attacco del campionato. Ma ciò che conta è che il Milan ha ritrovato i tre punti e il sorriso in una serata dove l’eco di uno stadio semi-vuoto per via dello sciopero della curva sud ha impressionato un po’ tutti.
Come riporta la Gazzetta dello Sport odierna il Milan prova a rialzarsi grazie al solito Jeremy Menez, autore di due gol che lo innalzano a ‘re dei bomber’ alla pari di Carlos Tevez a quota 15. Il Cagliari non può non recriminare: rossonero in vantaggio nel primo tempo dopo una partenza migliore e decisa dei sardi di Zeman, per non parlare del rigore che chiude la partita assolutamente inesistente. Ma in casa Milan finalmente si è rivisto l’oroglio di una squadra ferita bisognosa di punti per se’ e per ritrovare la credibilità dei tifosi.
Filippo Inzaghi per un’altra settimana è salvo sicuramente, trovando un risultato ed una discreta quadratura del cerchio che possono far chiudere la stagione nel migliore dei modi. Restano da valutare i motivi per i quali il Milan ancora soffre e traballa in difesa anche con la terzultima della classe e soprattutto perché non riesce a chiudere le partite portandosi a soffrire fino in fondo. La traversa di Joao Pedro sul 2-1 ancora trema e gli errori sotto porta di Cerci e Pazzini sono simbolo di inadeguatezze caratteriali. La cura definitiva ancora va trovata, ma intanto dalla parti di Milanello si torna a respirare.
Redazione MilanLive.it
