Gli esami non finiscono mai; lo diceva Eduardo De Filippo, citazione che calza perfettamente con l’andamento di Filippo Inzaghi, che ogni domenica si ritrova con una prova definitiva o presunta tale per evitare l’esonero dalla panchina del Milan che si sta comunque impegnando a difendere. Stasera c’è il Cagliari, per una gara tutt’altro che da sottovalutare, una squadra che ha bisogno atavico di punti salvezza.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, un Inzaghi ancora ottimista e fiducioso non guarda più al futuro al lungo termine; conferma si la voglia di allenare per altri 30 anni, ma il suo lavoro al Milan è ovviamente circoscritto alle prossime 11 giornate di campionato, gli ultimi esami che Super Pippo dovrà affrontare prima di dare, molto probabilmente, l’addio all’incarico rossonero. Ieri in conferenza stampa ha ammesso: “A Firenze ho visto una buona prestazione, poi sappiamo tutti come è andata. Pensiamo a finire bene la stagione, poi accadrà quel che accadrà“.
Intanto la società sembra silente e immobile, anche se l’ombra del traghettatore Cristian Brocchi veleggia sempre in caso di ko con il Cagliari. E neanche Silvio Berlusconi, il patron che lo ha spesso elogiato pubblicamente, si presenta più a Milanello. “Ma l’ho sentito due giorni fa – rivela Inzaghi – mi ha detto che era dispiaciuto per la sconfitta con la Fiorentina e che avremmo dovuto tenere più il pallone nel finale“. Telefonate, voci, rumors, niente di più. Il futuro di Pippo è legato sempre a fili sottili, guardare al di là dell’orizzonte non è più possibile.
Redazione MilanLive.it
