Alessio Cerci anche oggi non ha giocato titolare, ma è comunque entrato nel secondo tempo al posto di Keisuke Honda trovando il tempo di servire un grande assist a Giampaolo Pazzini e di mangiarsi un gol a tu per tu con il portiere del Cagliari.
Il numero 22 del Milan ha commentato la sua prova ai microfoni del canale tematico rossonero: “Ero un po’ giù a inizio partita, perché quando non si parte titolare c’è un po’ di dispiacere, ma poi sono entrato e sono soddisfatto. Sono entrato bene, c’erano molti spazi, avevo buona gamba, per me è importante essere entrato e contribuito alla vittoria che ci mancava e ci serviva“.
La sua stagione è stata negativa sino a qui, prima all’Atletico Madrid e successivamente anche a Milano: “Sinceramente parlando mi aspettavo qualcosa in più da questa stagione, ma sapevo che sarebbe stato difficile, non avendo fatto la preparazione fisica in estate, tornassi indietro farei scelte diverse. Giocando a volte sì e a volte no, non c’è la brillantezza che avevo a Torino. E’ un anno difficile, partito male, ma ho tanta voglia di dare il massimo e di tornare il Cerci che hanno conosciuto tutti quanti, mancano ancora dieci partite chissà che non si veda il vero Cerci. Ci tengo tanto al Milan, sono stato io a voler venire qui, devo fare di tutto per tirare fuori il meglio di me“.
Queste le sue spiegazioni sulle occasioni sprecate nel finale di Milan-Cagliari: “A Pazzini ho dato palla perchè volevo che facesse gol, io ho sbagliato perché arrivavo da 70 metri di scatto, la prossima volta magari segno“.
Fonte: acmilan.com