Antonelli a ‘Forza Milan’: “L’Europa è il nostro obiettivo. Lo spogliatoio è unito”

Luca Antonelli (Getty Images)
Luca Antonelli (Getty Images)

Dopo la lunga esperienza nel settore giovanile rossonero e una sola presenza con la maglia rossonera nella stagione 2006/2007, Luca Antonelli è tornato al Milan durante la finestra di mercato di gennaio. Da quando è arrivato in rossonero Antonelli è stato titolare inamovibile nel ruolo di terzino sinistro, ed ha anche siglato un gol contro la Juventus di testa. Intervistato dal mensile ”Forza Milan”, il difensore rossonero ha parlato delle emozioni provato per il ritorno a Milanello: “Pensavo di chiudere la mia carriera al Genoa, solo il Milan poteva farmi cambiare ideaha dichiarato -. Quando si presentò questa occasione, per me era impossibile rifiutare. Sono felicissimo di essere qui, adesso ci stiamo impegnando per risalire la classifica perché un posto in Europa è fondamentale per noi”. 

 

Una vita passata nel settore giovanile del Milan, e ogni tanto qualche promozione in prima squadra. Antonelli ricorda così l’ambiente rossonero a quei tempi: “Milanello è molto simile a dieci anni fa. Nella mia esperienza al Milan, ricordo una squadra fantastica. E’ stato l’anno in cui il Milan ha vinto la Champions ad Atene. Al di là del blasone della squadra, c’è la sensazione di essere in famiglia perché i dirigenti ci sono molto vicini. Trovarsi a Milanello è un po’ come essere a casa.”

 

Sulle voci che riferiscono di uno spogliatoio non unito, Antonelli risponde in maniera decisa: “Lo spogliatoio è sacro, e quello che succede lì dentro lo sappiamo solo noi. C’è un bel gruppo, ci sono molti italiani e stiamo tutti bene insieme. Ci dà fastidio quando sentiamo dire che non ci impegniamo, soprattutto quando a giudicare è gente esterna allo spogliatoio e che quindi non conosce la realtà del nostro lavoro quotidiano”.

 

Infine Antonelli rivela i suoi idoli del passato e del presente rossonero: “Ho avuto la fortuna di avere un certo Franco Baresi come allenatore, per me è stato il massimo. Con Paolo Maldini invece ho fatto solo qualche allenamento. Attualmente stimo molto De Jong, lo apprezzavo anche prima, ma ora che giochiamo insieme ho riscontrato quanto sia umile e sempre pronto a dare una mano ai compagni”.

 

Redazione MilanLive.it

 

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