Una squadra leggermente più in salute, per 80′ capace di mettere in difficoltà la Fiorentina nella propria tana prima di soccombere sotto i colpi di uno Joaquin travestito un po’ da Cafu un po’ da Batistuta. Il Milan è in crescita, almeno a livello di comportamento in campo e di carattere secondo la Gazzetta dello Sport di oggi. Finalmente qualche barlume di buon calcio mostrato dalla banda Inzaghi, che dopo settimane di brutte prestazioni può rialzare la testa: meglio una sconfitta onorevole a Firenze che uno 0-0 senza tiri in porta con il Chievo.
La bellissima azione tra Antonelli, Van Ginkel e Honda che ha portato il giapponese a sfiorare il gol nel primo tempo è il primo accenno di calcio verticale e palla a terra mostrato dal Milan dopo mesi di situazioni individuali o di lanci lunghi imprendibili per gli attaccanti. Segnali positivi che però non mutano la posizione di mister Filippo Inzaghi, sempre in bilico nonostante la fiducia riposta in lui dalla dirigenza.
Il test decisivo si chiama Zdenek Zeman, quel maestro boemo sulla panchina del Cagliari che può incutere timore come uno spettro che va affrontato faccia a faccia, o può apparire come avversario facile, vista la complicatissima classifica dei sardi ed un ruolino di marcia piuttosto sfortunato. Inzaghi non può fallire, un altro risultato negativo interno darebbe il là al cambio di panchina quasi senza più dubbi: c’è Cristian Brocchi pronto a fare il traghettatore, convince meno la figura Mauro Tassotti, il quale è legato a Super Pippo. Sabato ci si aspetta l’ennesimo dentro/fuori, ma stavolta con un Milan che può far intravedere qualcosa di veramente positivo.
Redazione MilanLive.it