Sono ben 21 i punti persi con la sconfitta di ieri sera. Il Milan si è fatto rimontare in questa stagione una quantità di volte impressionante, non tenendo il risultato, non riuscendo a gestire, andando nel pallone anche nel giro di pochissimi minuti. Ecco come nasce l’ennesimo ko in rimonta della formazione di Filippo Inzaghi, che si illude di poter uscire dalla crisi in casa di una Fiorentina stanca e sfortunata, per poi subire una rimonta tutta grinta e qualità.
La Gazzetta dello Sport analizza i temi dell’ennesima sconfitta, in una serata piovosa che poteva invece essere liberatoria. Si perché fino all’82’ minuto il Milan era avanti, grazie alla zampata di Mattia Destro, ancora una volta poco servito e al centro del gioco fino a quando ha toccato un tentativo dalla distanza di Bonaventura per l’1-0 fortunato. Ma questa squadra si sa, non riesce a tenere facilmente un vantaggio e dopo aver sognato il colpaccio finisce per cadere sotto i colpi dello scatenato Joaquin, mattatore viola con un assist e un gol fondamentali nel finale di match.
Ma Inzaghi neanche stavolta rischia l’esonero: il suo Milan non è sfilacciato, non ci sono problemi interni e la squadra non si sta rivoltando. Anzi, ieri sera sembrava aver imbroccato la partita ideale, andando in vantaggio col suo uomo-gol più atteso e provando a difendere il vantaggio. Ma la fragilità della squadra è tale da non poter mostrare mai alcuna sicurezza. Per il momento Super Pippo non si muove, la tendenza vede la dirigenza difenderlo fino al termine della stagione, per poi tirare le inevitabili somme.
Redazione MilanLive.it