Firenze come l’ultima crociata per restare e dare un segnale forte alla società ed ai tifosi; oppure come ennesimo banco di prova a rischio fallimento. Filippo Inzaghi e il suo Milan stasera se la vedranno con una delle formazioni più attrezzate del momento, quella Fiorentina che nelle ultime stagioni, come ricorda la Gazzetta dello Sport, è stata arbitro dei vari umori rossoneri. Nella gestione Allegri, vincendo a San Siro, i viola hanno messo in forte discussione la posizione del tecnico toscano. Lo scorso anno, con Clarence Seedorf, una vittoria proprio al ‘Franchi’ salvò la panchina dell’olandese.
Ma il destino di Inzaghi sembra già scritto, con un addio al massimo in estate che sembra inevitabile e quelle voci sul contatto per Maurizio Sarri che fanno storcere la bocca all’attuale allenatore: “Le voci sul mio futuro? Mi preoccupo solo della squadra, il resto mi fa ridere. Mi spiace per i tifosi che leggono cose non vere. Non c’è rispetto per chi sta lavorando“. Nervi tesi per Super Pippo ieri in conferenza stampa, vista la forte pressione e il tentativo di concentrarsi solo sul campo.
Inzaghi mette in riga i suoi, ma anche la dirigenza da eventuali ‘bluff‘ sul suo conto, almeno secondo le rassicurazioni che arriverebbero dai piani alti: “Sento la fiducia del club, il presidente Berlusconi mi chiama quasi tutti i giorni, non penso che con uno come me si possa bluffare”. Fiducia sì, ma Pippo non sa che è un sentimento che può avere anche vita molto breve, perché nel calcio si sa, tutto dipende da un solo fattore: i risultati.
Redazione MilanLive.it