Sarà solo un caso, ma come riporta Tuttosport, i giovani del Milan riescono ad esaltarsi e farsi notare solo lontano da San Siro. Una tendenza in realtà non solo propria del club rossonero quella di mandare a giocare i talenti altrove, per fare esperienza e maturare, ma nel caso della squadra di Inzaghi si tratta di ragazzi non più 18enni che sono stati bocciati o rimandati a Milanello per poi farsi valere in altri lidi.
E’ il caso del portiere brasiliano Gabriel, considerato acerbo ed immaturo per prendere il posto di Christian Abbiati tra i pali rossoneri, ma oggi è uno dei numeri uno migliori della Serie B, titolarissimo nel Carpi e vicino alla promozione nella massima serie. Idem per Riccardo Saponara, centrocampista di talento di cui si è sempre parlato bene dalle parti di Milano, ma lo si è visto solo con il binocolo. Tornato nella ‘sua’ Empoli, si sta esprimendo con continuità e qualità da trequartista, suo ruolo naturale.
L’esempio più concreto è però M’Baye Niang: talento purissimo, attaccante eclettico capace di giocare come ala o come prima punta. Ha senso del gol e fisicità, ma dopo qualche exploit nell’era Allegri vieen bocciato da Seedorf e Inzaghi, finendo in panchina e successivamente a Genova in prestito, dove non spende troppo tempo ad ambientarsi e segna subito 3 reti importanti e di ottima fattura, zittendo i critici e chi lo considerava acerbo per il Milan. Un Niang così farebbe più comodo di tutte le mezze punte presenti oggi nella rosa rossonera.
Redazione MilanLive.it