Non solo mister Pink; la Cina da qualche anno ha allargato i propri orizzonti al calcio internazionale, dopo aver arricchito il proprio campionato con investimenti proficui e l’acquisto di calciatori di livello mondiale. Se pensiamo che gente come Drogba, Keita, Anelka, Gilardino e Cannavaro hanno scelto proprio il paese più popoloso al mondo per rilanciarsi o concludere la propria carriera vuole dire che qualcosa sta realmente cambiando dal punto di vista delle latitudini calcistiche.
Ma come scrive Tuttosport è arrivato il momento dell’esportazione di capitali cinesi in Europa: i rumors che vedono il Milan potersi legare al magnate del ginseng sono solo le ultime di un iceberg di investimenti ormai pronti o già effettuati. A fare da apri pista è stato un piccolo club lombardo, il Pavia, che dallo scorso anno è l’unica società italiana ad avere come proprietario un imprenditore cinese, ovvero Xiadong Zhu, uomo d’affari di Pechino che vuole addirittura quotare alla borsa di Hong Kong il proprio club di Lega Pro.
Per non parlare di Wang Jianlin, il ricchissimo magnate che dopo aver acquisito il 20% delle quote dell’Atletico Madrid, squadra campione in carica della Liga spagnola, è andato a comprare il pacchetto di Infront Sports, leader nei diritti televisivi e d’archivio del calcio italiano, divenendo uno degli uomini più influenti dello sport nostrano. E non è detto che il suo interesse nei progetti di Inter, Milan e Udinese, come scritto dai media ultimamente, sia solo una boutade. In passato anche club inglesi come l’Everton sono stati terreno di ‘conquista’ imprenditoriale per gli asiatici. E in Italia in molti sperano che certe manifestazioni di interesse non siano eteree o passeggere.
Redazione MilanLive.it