Ha giocato con il Milan dal 1992 al 1997, con cui ha vinto fra le altre cose tre scudetti e una Coppa Campioni. Stefano Eranio le cose di casa Milan le conosce bene. Intervistato da Milan Channel prima dell’allenamento della squadra di oggi, ha voluto analizzare la situazione:
“Quando giocavo io nel Milan, erano anni belli, era un Milan vincente. Ricordo che il Presidente comprava i giocatori per indebolire gli avversari, era difficile trovare un punto debole in quel Milan. Eravamo una rosa di 30 giocatori, tutti nazionali, un Milan stellare. Se non vivi settimanalmente la squadra è difficile trovare similitudini. E’ certo che la forza del mio Milan è sempre stata quella di conquistarsi il posto in squadra durante l’allenamento. Eravamo liberi di fare quello che volevamo prima dell’allenamento, ma poi quando iniziava l’allenamento era una guerra per conquistarsi il posto da titolare. Penso che l’obiettivo primario sia tornare a giocare un pochino meglio, è quello che alla fine ti fa vincere la partita. E’ anche vero che son mancati tanti giocatori e per alcuni di questi è troppa la pressione che si vive a Milano e nel Milan. Quando le cose vanno male, se non ti tiri fuori con le tue forze è difficile venirne fuori. Il buon gioco alla lunga paga. Luca Antonelli è un ragazzo perbene e credo che il futuro del Milan debba essere di ragazzi con la testa sul collo che danno il 100% per questa maglia, per lui è stato un ritorno a casa e questo lo ha aiutato, poi quello che sta facendo di buono forse non viene esaltato in questo momento di difficoltà della squadra. La costante del settore giovanile del Milan è fare crescere i ragazzi, io sono d’accordo, i giovani si devono formare e devono crescere in personalità, negli anni scorsi non era così, mi auguro che vederne alcuni in prima squadra. Ci vuole un po’ più di coraggio nel buttarli dentro”.
