Filippo Inzaghi è salvo, ma solo per il momento. L’attestato di stima e fiducia rivolto ieri personalmente dal presidente Silvio Berlusconi è sì un buon segnale per il futuro del tecnico rossonero, ma non una salvezza universale ed a lungo termine. Come scrive oggi La Repubblica, il patron del Milan sa che puntare sul quinto allenatore diverso nel giro di 14 mesi sarebbe un fallimento ed una mancanza di fiducia nello staff attuale, ma a giugno è indispensabile attuare rivoluzioni.
Berlusconi, che tiene sempre calda l’idea Cristian Brocchi come traghettatore in caso di ennesimo fallimenti di Inzaghi a Firenze lunedì prossimo, sta già ragionando con il suo entourage su chi portare a Milanello dalla prossima estate per quanto riguarda la guida tecnica. Il nome preferito resta quello di Vincenzo Montella, giovane ma già maturo, capace di dare un gioco ben definito alla Fiorentina e di piazzarsi sempre appena dietro le ‘big’ del campionato.
Ma stuzzica non poco l’idea Marcello Lippi, per il quale Berlusconi nutre stima profonda. L’ex ct azzurro, ora disoccupato dopo l’esperienza in Cina, vorrebbe tornare a guidare una Nazionale europea, ma una chiamata da Milanello potrebbe fargli cambiare idea. Non è da escludere che Lippi possa ricevere una proposta come direttore tecnico, magari al fianco di un allenatore meno esperto come lo stesso Brocchi.
Redazione MilanLive.it