Lionel Messi si contende da anni il ruolo di migliore giocatore del mondo con Cristiano Ronaldo. Il pubblico calcistico è diviso, ma intanto entrambi continuano a disegnare calcio segnando tanti gol e regalando molte emozioni ai loro tifosi. Alla Pulce viene contestato il fatto di aver finora giocato solamente nel Barcellona in un sistema di gioco atto alla sua valorizzazione e di non essersi mai misurato in altre realtà calcistiche, cosa che invece ha fatto il portoghese.
Ma se Messi è rimasto a Barcellona è anche perché la stessa società non ha mai pensato di privarsi del proprio fenomeno. In questi anni non sono mancate le voci di un suo possibile addio, ma sono ben presto sfumate di fronte alla volontà delle parti di proseguire insieme. Le uniche chance di prendere l’argentino le hanno avute finora quei club che lo hanno cercato quando era ancora ragazzino e dunque non aveva una valutazione di calciomercato come quella attuale.
Tra questi c’era anche il Milan. A rivelarlo è Ariedo Braida, ex direttore sportivo del club rossonero e da poco tempo divenuto un dipendente proprio del Barcellona, che ai microfoni di ‘Esport3’ ha svelato questo interessante retroscena: “Sì è vero, ho cercato di prendere Messi quando era ancora piccolo. Sono stato in un grande club come il Milan, lavorando sempre in anticipo. Come successo con Pato e Thiago Silva. Del resto conosco moltissime persone in tutto il mondo, ho alle spalle oltre trent’anni di contatti. Messi è un giocatore vero, un fenomeno, un extra-terrestre“.
Redazione MilanLive.it