Giacomo Bonaventura è sicuramente una delle poche note liete del Milan in questa stagione negativa da parte della squadra di Filippo Inzaghi. Entrato in punta di piedi a Milanello, dopo il trasferimento dall’Atalanta, è ben presto diventato un elemento insostituibile grazie alla sua duttilità e al fatto di dare sempre il 100%. Anche i tifosi lo apprezzano molto ed è uno dei pochi che salvano nell’organico milanista.
Giocondo Martorelli, agente di Bonaventura, nell’intervista concessa a Milan Channel ha raccontato nuovamente come si svolse la trattativa che portò il suo assistito ad indossare la maglia rossonera dopo essere stato vicino ad altre squadre: “L’appuntamento era a Milano il 1 settembre per parlare con Inter e Verona. Il giorno dopo ci fu una telefonata a 6 ore dalla fine del mercato in cui Ausilio mi confermava che l’operazione si sarebbe fatta anche senza che Guarin partisse. Eravamo a 100 metri dalla sede dell’Inter negli uffici di Percassi. Dopo un’ora mi chiama e mi dice che i contabili dell’Inter mi stanno facendo storie e non avallano al momento questo tipo di operazione. Il tempo di discutere con il presidente dell’Atalanta e gli altri responsabili ed è arrivata la telefonata del Milan. La correttezza dell’Atalanta è stata quella di accettare per il bene di Giacomo a una cifra minore da quella che voleva. Ci tengo a sottolineare che appena ho saputo dell’interesse del Milan ogni altro discorso è stato chiuso e non ho nemmeno avvisato l’Inter perché non mi interessava fare aste“.
Adriano Galliani è stato molto fortunato, la rinuncia dell’Inter è stata decisiva e si è trasformata in un ottimo colpo di calciomercato per il Milan. Un’operazione da 7 milioni di euro, 6 dei quali incassati dalla cessione di Bryan Cristante al Benfica. Soldi ben spesi da parte del club di via Aldo Rossi, a dimostrazione che si possono acquistare buoni giocatori senza dover sborsare cifre folli e senza dover ricorrere ai soliti parametri zero o prestiti.
Martorelli ha poi esaltato le capacità di Bonaventura di inserirsi in fase offensiva: “Sa trovare i tempi giusti di inserimento. Lui quando gioca all’interno del campo ha questa grande possibilità che tende spesso ad inserirsi. Poi ha entrambi i piedi e soprattutto il tempo di inserimento“. Tutte queste qualità si sono viste e il giocatore sembra avere ancora margini di miglioramento. La sua crescita però avverrà più facilmente in contesto di squadra diverso da quello attuale, migliore, in grado di valorizzarlo a dovere.
Redazione MilanLive.it