Il momento negativo che sta vivendo il club rossonero non passa inosservato al mondo del calcio, tanto meno ad un ex campione che con il Milan ha vissuto trionfi indimenticabili. Stiamo parlando di Dejan Savicevic: vecchia gloria del Milan dal 1992 al 1998. Intervenuto a Radio Sportiva, ‘Il Genio’ ha analizzato il momento che sta attraversando la squadra rossonera: “Quando posso seguo il Milan, mi dispiace vederlo in questa situazione, i molti infortuni hanno influito negativamente. Le colpe non sono di Inzaghi, si vede spesso che anche allenatori che hanno esperienza falliscono.”
L’ex campione rossonero si sofferma ancora su Inzaghi, il quale difende a spada tratta: “Purtroppo non ha mai avuto la squadra al completo e chi rientra da un infortunio non torna subito al meglio, basta vedere cos’è successo ad El Shaarawy e De Sciglio che in due anni hanno avuto un sacco di problemi.” Stesso discorso ovviamente potrebbe essere fatto anche per le recenti ricadute muscolari di Montolivo e De Jong.
Una critica però va ad Adriano Galliani, che a detta di Savicevic, non ha portato giocatori di livello durante il mercato di gennaio. Tra i vari Antonelli, Suso, Destro Cerci, Paletta e Bocchetti, si salva solo un calciatore: “I calciatori arrivati a gennaio non sono di alto livello, tranne Destro che è un attaccante molto promettente.”
Dal mese di gennaio, sembra che il Milan abbia completamente smarrito la retta via. Concluso il mese di dicembre con le grandi vittorie contro Napoli, in amichevole contro il Real Madrid, e in mezzo il pareggio all’Olimpico contro la Roma, i rossoneri facevano ben sperare. Secondo Savicevic però, già ad inizio stagione si intravedevano diverse crepe nel Milan: “Nelle prime giornate sembrava che il Milan andasse bene vinse a Parma 5-4, si capiva però che qualcosa non andava. In Italia va avanti chi ha una difesa solida non chi fa più goal.”
Infine un’opinione che sul caso Sacchi, reo di aver riferito: “Ci sono troppi neri nei settori giovanili”, Savicevic dà ragione all’ex tecnico rossonero il quale non faceva assoluto riferimento al razzismo, bensì al fatto che in Italia non si punti sul vivaio e su calciatori italiani: “Sacchi ha detto la verità, per difendere il calcio italiano. Devono giocare giocatori italiani, altrimenti non possiamo pensare che la Nazionale possa essere competitiva e vincere”.
Redazione MilanLive.it