L’anticipo della 25.a giornata di Serie A giocato ieri sera tra Chievo Verona e Milan, ha mostrato diversi limiti della formazione rossonera. Dopo i buoni presupposti mostrato nell’uscita precedente contro il Cesena di mister Di Carlo, si è assistito ad un preoccupante passo indietro.
Intervenuto a Sky Sport 24, il giornalista Peppe Di Stefano commenta in maniera ampia la prestazione offerta dalla squadra al Bentegodi, soffermandosi particolarmente sulle incertezze di Inzaghi: “Verrebbe da chiedersi quale sia il sistema di gioco preferito da Inzaghi, dato che ieri lo ha cambiato diverse volte. Da qui a inizio stagione sono state cambiate 27 formazioni.
Inzaghi non può essere soddisfatto solo per non aver subito gol. La sua squadra ha totalizzato solo 9 punti in 9 giornate in questo 2015. Non vince due partite consecutive da ottobre 2014 e se ti chiami milan è impossibile tale situazione. Il Milan non vince in trasferta da Verona-Milan dell’Ottobre scorso, e questa lunga astinenza di vittorie in trasferta non succedeva dal 2001. Inoltre recentemente il Milan ha battuto delle squadre come Parma e Cesena ormai virtualmente in Serie B”.
Il triste cammino rossonero deve far riflettere soprattutto se pensiamo ai punti ottenuti l’anno scorso nello stesso lasso di tempo dal Milan di Clarence Seedorf alle quali vanno aggiunte le due partite della gestione Allegri: “L’anno scorso nelle stesse partite dal nuovo anno in poi, il Milan fece 16 punti. Con Seedorf c’erano rapporti difficili tra società e tecnico, ma comunque l’olandese riuscì a fare molti più punti, e vinse anche il derby. Inzaghi invece ha la fiducia della società, e ha fatto davvero troppi pochi punti. A fine stagione, se continua così, – continua Di Stefano – con molta probabilità Inzaghi non sarà l’allenatore del Milan“.
A fine partita ieri sera Adriano Galliani passando in zona mista non ha voluto rilasciare alcun commento. Di Stefano che era lì presente, analizza così tale episodio: “Facce strane in questo Milan. In zona mista sia Galliani che i giocatori non erano affatto felici. Galliani in particolare si rifiuta di rispondere alle nostre domande. Sembra quasi dire: ‘No, non commento questo Milan’.”
Inoltre l’opinionista di Sky ricorda le parole di Galliani di qualche mese fa ad un evento: “L’ad rossonero su Inzaghi disse che aveva si un anno di contratto di un altro anno con il Milan, ma che come tutti gli allenatori, dipendeva dai risultati.”
Il giornalista di Sky Sport infine si sofferma anche sulla situazione relativa agli attaccanti rossoneri, tra cui il nuovo arrivato Mattia Destro che potrebbe diventare un caso: “Qualunque attaccante passi al Milan non fa per nulla bene. Destro ha giocato ieri appena 11 palloni. Forse aveva ragione Pippo quando giocava solo con il falso nueve. Penso che alla fine questo Milan era segnato per giocare in difesa e ripartire in contropiede.”
Di seguito ecco la foto di Sky Sport 24 in cui vengono analizzati i rendimenti degli attaccanti che hanno vestito la maglia rossonera in questa stagione con Inzaghi in panchina. Il confronto tra i gol segnati con il Milan e quelli segnata in precedenza o successivamente all’avventura in rossonero, sono impietosi.
Le prossime partite saranno decisive per il Milan e per Inzaghi. Secondo Di Stefano il destino di Inzaghi anche se appare ormai segnato, passa assolutamente dalle prossime partite. Il tecnico dovrà fare a meno ancora una volta dei suoi centrocampisti titolari che nella partita di ieri si sono nuovamente infortunati: “Problema al flessore sia per Montolivo che per De Jong.”
Poi ipotizza una probabile formazione per la prossima sfida a San Siro contro l’Hellas Verona: “La prossima partita potrebbe Inzaghi giocare col 4-3-3 con Cerci in avanti. Alessio ha sempre fatto bene nel campionato italiano, e bisogna necessariamente sfruttarlo. Le prossime 6 partite contro Verona, Fiorentina, Cagliari, Palermo, e Inter ci diranno che fine farà il Milan in questa stagione, e che fine farà Inzaghi.”
Redazione MilanLive.it