Milan, com’è triste Verona. Un pareggio già scritto senza idee e cattiveria

Il Chievo esulta, il Milan è deluso (getty images)
Il Chievo esulta, il Milan è deluso (getty images)

Non più fatal Verona ma triste Verona; è la nomea che dà stamattina la Gazzetta dello Sport al pareggio di ieri tra il Chievo ed il Milan, uno 0-0 scialbo che va benissimo ai padroni di casa, che prendono un punticino salvezza contro una presunta big del campionato, ma che sa di regressione ed ennesima occasione sprecata per i rossoneri di Inzaghi, lontani dai progressi visti contro il Cesena.

 

Poche idee e poco movimento per la formazione di Inzaghi, che non soffre quasi mai in difesa ma non punge in attacco. Fasce bloccate, con Bonera a destra che non spinge e Antonelli timido ed impaurito contro il 4-4-2 solido e classico di mister Maran. Davanti c’è il solito problema di convivenza tra l’anarchico Menez, ieri più nascosto che mai, e quel Destro troppo solitario che prova a prendersi qualche pallone ma a distanza siderale dalla porta. Il primo tempo è lento ed inguardabile, seguito da una ripresa leggermente più padroneggiata dai rossoneri.

 

Il cambio Honda-Montolivo porta solo inizialmente un po’ di brio, con la traversa colta dal giapponese grazie ad un sinistro violento. Poteva essere il preludio a 45′ sprint del Milan, che invece non trova varchi e si accontenta solo di protestare su un presunto fallo del baby Mattiello su Destro, ignorato dall’arbitro Calvarese. Il Chievo in contropiede rischia pure di punire i rossoneri, con Alex che sfiora l’autogol e un tentativo dell’ex Paloschi troppo centrale. Nel finale, troppo tardi anche stavolta, c’è spazio per il contestatore Cerci, ma non bastano un paio di guizzi elementari. Un pareggio scritto per un match bloccato che odora di passo indietro per Inzaghi ed i suoi, tutt’altro che guariti dai propri mali.

 

Redazione MilanLive.it

 

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