Altro che fatal Verona, ormai il campo del Bentegodi per il Milan può significare anche rinascita e precedenti positivi. Stasera la squadra di Pippo Inzaghi torna in terra scaligera per provare a dare una svolta reale al suo campionato finora sotto le aspettative, andando alla caccia di tre punti nella tana del Chievo Verona, avversario ostico ma che in casa ha spesso zoppicato ultimamente.
Lo ha fatto però anche il Milan in trasferta, capace di raccogliere solo 12 punti sinora lontano da San Siro, ma che come ricorda la Gazzetta dello Sport di oggi, vinse l’ultima fuori casa proprio a Verona, contro l’Hellas lo scorso ottobre. Un segnale che potrebbe dunque essere bissato per una vittoria che avrebbe effetti benevoli impressionanti per un gruppo fino a due settimane fa allo sfascio.
Una gara che sulla carta non sembra molto interessante, ma che si può aprire a molti spunti: la voglia di gol dell’ex di Alberto Paloschi, il giovane allievo di Inzaghi che non ha trovato mai spazio nei meandri rossoneri. La leadership anarchica di Jeremy Menez, ancora confermato al fianco di Destro in attacco, e quel ruolo ormai consolidato di Jack Bonaventura che tra corsa e cambi di passo può far male. Un match dunque insidioso che può portare il Milan in paradiso o farlo riscendere negli inferi della mediocrità.
Redazione MilanLive.it