Alessio Cerci non sta vivendo una stagione facile dopo essere stato la stella del Torino per due anni consecutivi ed aver trascinato i granata in Europa League al termine dello scorso campionato. Prima il trasferimento estivo all’Atletico Madrid, dove il feeling con Diego Simeone non è mai sbocciato e dove anche a causa della scarsa forma fisica con cui giunse nella capitale spagnola lo spazio in una squadra con meccanismi già oliati è stato risicato. Poi il prestito al Milan nell’ambito di uno scambio con Fernando Torres, ma anche in rossonero Cerci non sta ancora mostrando tutte le sue qualità nonostante Filippo Inzaghi in persona lo abbia voluto. A causa delle ultime esclusioni i due hanno anche avuto modo di confrontarsi e comunque il numero 22 milanista stasera contro il Chievo Verona dovrebbe andare in panchina.
Uno che conosce bene Cerci è Urbano Cairo, patron del Torino, che ai microfoni di Radio Deejay ha parlato della situazione difficile del giocatore: “Sono affezionato a lui, ha voluto avere questa opportunità di giocare in una grande squadra che giocasse la Champions, ma forse l’errore suo è stato quello di non allenarsi bene in estate, invece lui per preservarsi non l’ha fatto e da li ha iniziato una stagione non positiva, giocando poco. Poi quando le cose non vanno bene c’è una specie di effetto trascinamento”. Il numero 1 del Toro ha dunque spiegato quali sono i motivi del rendimento sotto le attese del calciatore. In casa Milan tutti si augurano di rivederlo decisivo come ai tempi granata.
Redazione MilanLive.it