Si è fatto un gran parlare in questi giorni della possibilità che Bee Taechaubol, uomo d’affari thailandese, acquistasse quote maggioritarie del Milan. Lui stesso ha confermato con queste parole: «È tutto vero. Ho presentato l’offerta per una quota di maggioranza del Milan, sulla base di una valorizzazione complessiva di poco meno di un miliardo di euro. La trattativa va avanti da ottobre. Ormai la notizia è trapelata e non avrebbe senso negarla. Adesso aspetto soltanto il riscontro da Berlusconi. Sono pronto a chiudere entro fine febbraio. Il marchio Milan, sul mercato asiatico, ha un potenziale enorme. Non è beneficenza: il potenziale del calcio nel nostro continente è straordinario. E non è speculazione: il nome e il prestigio mondiale del club lo escludono in partenza. Ho esposto un progetto di sviluppo articolato, con un piano particolareggiato per ogni grande città dell’Asia. Sono convinto del formidabile valore del brand, su un mercato da potenziare».
Secondo alcune indiscrezioni sia Barbara Berlusconi che Adriano Galliani preferirebbero che i nuovi soci fossero però i cinesi del Wanda Group di Wang Jianlin, che recentemente ha acquisito Infront. Il quotidiano La Repubblica asserisce che Fininvest, nel caso, dovrebbe pagare una pesante penale a Bee Taechaubol, il quale da mesi è contatto stretto con la holding per provare a chiudere l’affare.
Si sono sollevati dubbi sulla concretezza e la serietà dell’ingegnere thailandese, che però nel dossier presentato a Silvio Berlusconi ha spiegato la propria posizione nel dettaglio. Le indagini per insider trading da parte della Sec, l’equivalente della Consob italiana? Ha esibito un documento del Ministero degli Affari Esteri, ufficio Financial and banking crime department of special investigation, che in data 28 febbraio 2012 ne certifica la correttezza. La mancanza di capitale personale e l’attività principale di broker finanziario e mediatore? Si è proposto come capo-cordata, con la partecipazione più rilevante, assieme ad altri finanziatori e con l’appoggio della banca d’affari internazionale Edmond de Rothschild. Ha così risposto alle accuse: «Non millanto capitali. La proposta è seria e solida».
Nel suo dossier non sono previsti smantellamenti a livello di organigramma societario. Silvio Berlusconi rimarrebbe il presidente onorario, mentre Barbara Berlusconi e Adriano Galliani non verrebbero affatto allontanati dai loro attuali incarichi.
Redazione MilanLive.it