Può piacere o meno, può avere i suoi frutti immediati oppure maturare con calma, ma il Milan si è convinto ad utilizzare il cosiddetto metodo-Ajax per le sue giovanili. Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport si tratta di una teoria sportiva che parte dai pulcini e finisce ai margini della prima squadra, ovvero dare un metodo di lavoro e di gioco sul campo identico per tutte le formazioni del vivaio rossonero.
Un gioco basato sul possesso palla e sul pressing alto, proprio nello stile degli ‘olandesi volanti’ sempre tanto ammirati dalle parti di Milanello. Come direbbe Filippo Galli, responsabile del settore giovanile, ci si difende solo quando si attacca e dunque sempre con la palla in proprio possesso. I numeri della Primavera rossonera sono già altissimi in tal senso: è la squadra nella sua categoria con la percentuale maggiore nel possesso, nel pressing e nel gioco palla al piede dalla difesa. Nel diktat tattico imposto dagli allenatori è vietato quasi penalmente il lancio lungo dalle retrovie a scavalcare il centrocampo.
Un metodo che forse porterà a buoni risultati in futuro, ma è diligente e ben costruito, soprattutto per i giovanissimi talenti in erba, che imparano a lavorare sulla scia dei più grandi, specializzandosi non solo sulla tecnica di base, ma anche sull’impostazione e sulle regole da mantenere in campo. Solo quando baby talenti come Mastour, Mastalli e Cutrone esordiranno nel calcio dei grandi si vedranno i primi risultati del metodo.
Redazione MilanLive.it