Il Milan e Alexandre Pato si sono lasciati nel dicembre 2012 dopo che i ripetuti infortuni dell’attaccante brasiliano avevano praticamente reso impossibile la prosecuzione del rapporto e si è dunque resa necessaria una cessione. Il giocatore è tornato dunque a giocare in patria per vestire la maglia del Corinthians, dove avrebbe potuto recuperare fisicamente e tornare in forma. Ma la sua avventura con il Timao non è andata positivamente e il Papero è riuscito persino a scatenare l’ira dei tifosi che hanno cercato il confronto diretto con lui. La società ha dunque deciso di darlo in prestito al San Paolo, dove il suo rendimento è un po’ migliorato pur non essendo quello dei suoi primi anni in rossonero. Nelle ultime sessioni di calciomercato si è parlato di un possibile ritorno in Italia, ma nulla si è concretizzato alla fine.
Antônio Roque Citadini, candidato alla presidenza del Corinthians, dal Brasile ha rilasciato alcune dichiarazioni pesanti in merito al trasferimento di Pato dal Milan al club verdeoro: “Non mi piace criticare un giocatore o un acquisto: molte volte uno crede che funzionerà e poi si sbaglia, è il calcio. Nel caso di Pato, che riguardava una grande quantità di denaro, avremmo dovuto informarci meglio. Siamo caduti in una trappola. Quando ha cominciato a non giocare più, il Milan ha finto che fosse infortunato. Oggi è chiaro che questa era una scusa che il Milan usava per non far vedere il giocatore. In questo modo sono riusciti a far credere che Pato fosse sempre una superstar e a venderlo al Corinthians come una superstar. E lui non era a quel livello, come ha dimostrato al Corinthians e al San Paolo”.
In merito ad una possibile cessione del centravanti è stato molto chiaro: “Ormai c’è poco da fare: chi potrebbe comprarlo? Il Corinthians non è il Milan, che è riuscito nell’impresa di nasconderlo per due anni. Al Corinthians non si può fare per il tipo di tifoseria, per la nostra storia. Dovremmo far dire una messa al giorno per sperare in una trattativa”.
Redazione MilanLive.it