Silvio Berlusconi ha smentito in maniera netta le voci relative ad una possibile cessione del Milan da parte sua. Indiscrezioni emerse dopo le recenti batoste della squadra che avrebbero fatto riflettere molto il presidente in merito alla possibilità di continuare o meno a guidare il club. Una smentita era pronosticabile, ammettere che la società è in vendita significa già rischiare di deprezzarla più di quanto non sta avvenendo da qualche tempo a questa parte a causa degli scarsi risultati sportivi e di un bilancio economico non perfettamente esemplare.
TuttoSport rivela che in realtà Berlusconi è alla ricerca di un socio di minoranza che possa affiancare Fininvest nella gestione del Milan. L’ingresso di questo nuovo investitore può essere legato alla costruzione dello stadio di proprietà. Dei discorsi in questo senso sembravano avviati con Emirates, ma negli ultimi tempi non se ne parla più. Ma si sta sondando il terreno per raggiungere questo obiettivo. Fininvest non vuole più ripianare i passivi di bilancio che si generano ogni anno.
Si tratta comunque di una strada complicata da intraprendere. Il motivo è semplice. E’ utopistico trovare un partner disponibile ad investire in quote minoritarie senza avere grande potere decisionale ma solo oneri. Berlusconi però vuole tentare questa via ed ha ricevuto indicazione dalla Banca Lazard che l’asset milanista vale circa 900 milioni. Una cifra enorme che allontana potenziali investitori, in considerazione del fatto che il Milan non possiede uno stadio di proprietà, che non ha attualmente una squadra di campioni e che non genera ricavi paragonabili a quelli dei top club. E’ più concreto pensare la valutazione reale sia di circa 500-600 milioni, debiti inclusi. Sperare di ottenere di più è una mission impossible, così come trovare un socio di minoranza che decida di mettere sul piatto il proprio denaro senza poter decidere alcunché.
Redazione MilanLive.it