Silvio Berlusconi ha tuonato contro la squadra nella giornata di ieri e sul banco degli imputati c’è finito innanzitutto Filippo Inzaghi. La sua panchina è in bilico, ma solo un ulteriore tracollo potrebbe portarlo all’esonero. Se nella doppia sfida contro la Lazio in campionato e Coppa Italia il Milan dovesse perdere, allora qualcosa potrebbe cambiare perché ci si sarebbe ulteriormente allontanati dall’obiettivo del 3° posto e fallito l’assalto ad un trofeo, anch’esso dichiarato come obiettivo stagionale proprio dal presidente.
Il Corriere dello Sport rivela che non si è ancora pensato ad un sostituto eventuale di Inzaghi, ma diventerebbe inevitabile pensare a Luciano Spalletti e a Cesare Prandelli. Il primo non sta allenando ma ha un contratto fino a giugno con lo Zenit, mentre il secondo è stato esonerato non molto tempo fa dal Galatasaray. Sicuramente mettere a libro paga un terzo allenatore non sarebbe semplice, ma si tratterebbe di una decisione di Berlusconi. L’unica soluzione alternativa è quella di un Mauro Tassotti traghettatore fino a fine stagione.
Ma la speranza in casa Milan è che Inzaghi si riprenda. Va compreso il fatto che si tratta di un allenatore inesperto, per ovvi motivi, e che non ha a disposizione una squadra di alto livello. Ha bisogno di pazienza e sostegno. In caso di ripresa la sua posizione verrebbe poi riconsiderata a fine stagione. Se verrà raggiunta almeno l’Europa League, la sua conferma appare probabile. Mentre mancare l’accesso alle coppe europee per il secondo anno di fila sarebbe una catastrofe.
Redazione MilanLive.it