Milan, senza un gioco la prima punta non serve: va aumentata la qualità a centrocampo

Galliani e Inzaghi (Getty Images)
Galliani e Inzaghi (Getty Images)

Da settimane in casa Milan si parla del possibile arrivo di Mattia Destro dalla Roma. Una prima punta molto gradita da Filippo Inzaghi e apprezzata anche da Silvio Berlusconi. Adriano Galliani è al lavoro con il club giallorosso per trovare una formula di trasferimento che possa soddisfare tutte le parti.

 

Ma Destro non può essere il ‘salvatore della patria’, come non lo è Alessio Cerci. Bisogna mettersi in testa che bisogna giocare a calcio e che per farlo servono centrocampisti di qualità. Lo si dice da tempo, ma la società di via Aldo Rossi sembra avere idee diverse. Con gli attuali interpreti non si va da nessuna parte, soprattutto se Inzaghi ha deciso di impostare tutto sul contropiede evidenziando carenze nell’insegnare a sviluppare un gioco differente.

 

Sicuramente aspettarsi una manovra corale quando a centrocampo hai solo Riccardo Montolivo, che non è propriamente un grande giocatore, come elemento di qualità non è facile. Ma proprio per questo in sede di calciomercato bisognerebbe intervenire per colmare le lacune presenti nella squadra in quel reparto.

 

Prendere Destro non risolve la situazione se poi si hanno i giocatori che lo possano innescare a dovere. Anche il rendimento degli altri attaccanti migliorerebbe se in mezzo al campo il Milan avesse giocatori che sappiano dare del tu al pallone e in possesso di una visione di gioco adeguata.

 

Non si può affidare a Nigel De Jong la fase di costruzione e non si può guardare Sulley Muntari e Michael Essien che tentano improbabili verticalizzazioni. Serve un cambio radicale sia da parte di Inzaghi nell’impostare la squadra e sia da parte di Galliani nell’occuparsi della campagna acquisti.

 

Poi ovviamente si torna sempre ai soliti discorsi. Berlusconi non investe e dunque i giocatori in grado di far compiere un salto di qualità al Milan difficilmente possono arrivare. Questo problema in parte potrebbe essere ovviato se il club si fosse dotato di una rete di osservatori capaci di scovare i talenti a buon prezzo prima che esplodano e diventi impossibile comprarli. Ai tifosi milanisti non rimane che incrociare le dita.

 

Matteo Bellan

 

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