La Gazzetta dello Sport apre la sua edizione odierna con l’analisi della sconfitta clamorosa interna del Milan con il Sassuolo, subita ieri pomeriggio in rimonta. Troppo sicura di se’ la squadra di Filippo Inzaghi, soprattutto dopo il bel vantaggio siglato da Andrea Poli, che faceva presagire un pomeriggio ideale per i colori rossoneri. Un quarto d’ora di show interrotto troppo presto e con effetti disastrosi.
Il Sassuolo non è il Real Madrid di Dubai in clima vacanziero, bensì una squadra mai doma e pericolosissima, equilibrata e senza timori reverenziali. Il gioco rapido e proficuo dei ragazzi di Di Francesco ha messo alle strette il Milan per più di un’ora, facendo riemergere tutti i difetti tecnici e caratteriali di una squadra ancora poco convinta e compatta. Il gol di Sansone su splendido lancio di Berardi cambia l’inerzia del match, che passa in mano ai neroverdi.
La ripresa del Milan è impalpabile; Menez non gira, El Shaarawy delude, il solo Bonaventura prova qualche giocata isolata. Neanche l’ingresso di Cerci scuote i compagni, tanto che a prendersi la scena è Simone Zaza, da bambino tifoso milanista ma oggi carnefice dei rossoneri e autore del gol del k.o. con un sinistro volante pazzesco. Il 2-1 resterà inchiodato fino all’ultimo, nonostante i tentativi super-offensivi di Inzaghi che butta nella mischia pure Pazzini senza esiti. Un’altra caduta interna che sa di occasione perduta, come già accaduto a novembre con il Palermo. La Champions così diventa irraggiungibile.
Redazione MilanLive.it