Filippo Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Milan Channel alla vigilia della sfida di San Siro contro il Napoli: “Sempre bello e importante sfidare un allenatore e una squadra come il Napoli, sarà un banco di prova importante. Abbiamo lavorato tanto in questa settimana con la convinzione che una partita positiva potrebbe darci grande forza. A noi dispiace per Van Ginkel è stato un contrasto duro ma non premeditato. C’era grande intensità in quella partita perché quando si preparano sfide importanti è così. Il primo a chiedere scusa è stato Muntari. Se non ci allenassimo in questo modo sarebbe più difficile vincere le partite. Non è stato un intervento killer altrimenti sarei intervenuto. Sulley è un ottima persona, un buonissimo ragazzo era il primo dispiaciuto, purtroppo perdiamo un giocatore che avrebbe giocato e che era in un buon momento. Il primo pensiero va Mark perché vederlo andare via con le stampelle non è stato bello per nessuno“.
Sulla Coppa Italia: “E’ una competizione importantissima per noi e dovremo giocarla al meglio ma ora pensiamo a queste partite difficilI e a gennaio speriamo di avere questi due turni ma nulla è semplice e scontato in Italia. E’ un obbiettivo primario non giocando altre coppe.”
Ancora sulla sfida di domenica contro il Napoli: “Le partite purtroppo hanno vari momenti io mi auguro che sia una bella gara loro hanno grande qualità in avanti. Ho visto due tre volte la partita in cui perdemmo 2-1 per Higuain che tirò fuori un gol incredibile. Noi ci siamo preparati bene e dobbiamo riscattare la partita contro il Genoa dove il secondo tempo è stato disordinato e mi sono arrabbiato molto perché bisognava pareggiare una partita del genere e le squadre che vogliono diventare grandi devono almeno arrivare a prendere un punto. Nel secondo tempo probabilmente il fatto di voler pareggiare una partita in cui perdevamo immeritatamente, noi abbiamo avuto 3 o 4 palle, ci ha portato ad essere precipitosi. E’ troppo facile parlare con la foga della partita andrebbero riviste le sfide”.
Ha poi aggiunto: “Sicuramente non abbiamo fatto bene e speriamo che la prossima volta si trovi il gioco e non il disordine altrimenti poi diventa difficile. Io cerco di analizzare tutta settimana quello che vedo De Jong era pienamente recuperato e Montolivo è un giocatore fondamentale quindi è un obbligo recuperarlo, piuttosto che metterlo mezz’ora tirata sono contento di averlo fatto giocare dall’inizio. Io vedo tutta settimana e chi ha fiducia nella mia professionalità deve rispettare le mie scelte. Io devo cercare di fare il bene del Milan e in quel momento quella soluzione ci poteva stare, io cerco di guardare la prestazione che non è stata ottimale ma neanche come si è detto disastrosa“.
Infine ha concluso così: “Da questa situazione si può uscire solo con il lavoro, probabilmente la squadra non è ancora in grado di attuare il salto per il terzo posto, noi siamo in questa fase ma a parte Roma e Juve un po’ tutti fanno fatica a fare il salto di qualità anche il Napoli e l’Inter. Noi abbiamo qualche punto in più rispetto ai cugini ma dovremo cercare di lavorare e fare bene. La società Milan tutti la conoscono, c’è grande unità d’intenti e la volontà di fare tornare grande il Milan. Il presidente è una persona intelligente sa che ci vuole un po’ di pazienza ma io penso che con questa società, tifosi e sponsor faremo grandi cose ma non vogliamo illudere nessuno E non so quanto ci vorrà per diventare grandi ma il mio dovere è che alla fine dell’anno i miei giocatori abbiano dato tutto.”
Redazione MilanLive.it