Nella giornata di ieri a Milanello è andato in scena un summit propositivo per gestire il momento di crisi, o meglio di altalenante andamento della squadra rossonera tra il mister Pippo Inzaghi, l’ad Adriano Galliani ed il resto dello staff tecnico. I difetti della rosa sono molti, così come le prestazioni troppo discontinue e sempre meno convincenti rispetto all’inizio di stagione ottimale mostrato dalla nuova compagine milanista. Il Corriere dello Sport di oggi analizza, reparto per reparto, i maggiori difetti venuti alla luce dal summit di ieri.
Difesa – 18 gol incassati in 14 incontri, dato significativo ed eloquente per la formazione rossonera, sempre poco puntuale e carente nel leader che possa guidare il reparto. L’infortunio di Alex si fa sentire, visto che quando l’ex Psg ha giocato il Milan si è comportato meglio nella fase difensiva. Troppi gol subiti su calcio piazzato, urge trovare una soluzione tattica.
Centrocampo – E’ il reparto con maggiori soluzioni, ma dipende troppo dalle condizioni dei due punti fermi Montolivo e De Jong, capaci di dare qualità e personalità al gioco del Milan. In attesa del loro recupero pieno, si salva Bonaventura, che da esterno alto a Bergamo di sta trasformando in ottima mezzala. Serve chiarezza sul ruolo di gente come Muntari, Van Ginkel e Saponara. Mentre Poli resta una buona alternativa.
Attacco – Nell’ultimo mese solo Menez si è divertito in zona gol, arricchendo il suo bottino fino a 7 gol realizzati. Gli altri attaccanti sono fermi al palo. Honda non segna da settimane, Torres è bloccato, Pazzini comincia solo ora ad avere spazio. El Shaarawy non avrà la fissazione per il gol, come sostenuto dal padre, ma qualche centro in più non guasterebbe.
Redazione MilanLive.it